La coppia è scesa in zona 1,1300, ma al momento della stesura di questo articolo è riuscita a recuperare rapidamente sopra 1,1350 a 1,1361, in rialzo dello 0,17% dal prezzo di apertura.
Nel primo giorno di contrattazione del nuovo anno, l’avversione al rischio ha dominato i mercati finanziari globali e alla fine ha spinto gli investitori verso valute ritenute rifugio. I dati economici cinesi più deboli hanno alimentato le preoccupazioni per la crescita mondiale, innescando un selloff a livello globale. La fuga verso la sicurezza ha contribuito in parte a compensare l’incertezza sul ritmo degli aumenti dei tassi della Fed nel 2019 e ha fornito un forte impulso al dollaro USA. La coppia EURUSD è riuscita a registrare una significativa ripresa durante le prime ore del mercato asiatico, dopo un brusco calo dovuto all’avviso sugli utili da parte del colosso della tecnologia Apple Inc., che ha ridotto la propensione al rischio nella seconda metà delle ore di mercato americano. La forte mossa al ribasso, però, è stata limitata dalle notizie positive dei mercati cinesi, con l’introduzione di aggiustamenti da parte delle banche centrali a beneficio delle piccole imprese che hanno difficoltà ad ottenere finanziamenti, decisione volta ad allentare le tensioni nel settore privato. La coppia EUR / USD è stata testimone di una drastica inversione di tendenza e l’ha vista crollare di oltre 170 pip nell’intraday dalle vicinanze del fondamentale marchio psicologico di 1,1500, ulteriormente appesantito dai dati macroeconomici della zona euro.
Secondo i PMI Markit Manufacturing finali, a dicembre l’attività commerciale in Italia e Francia si è contratta, mentre l’indice composito della zona euro ha confermato la lettura più bassa dal febbraio 2016. Il crollo è stato ulteriormente aggravato dalle condizioni di liquidità relativamente sottili che, insieme agli spunti di Wall Street, hanno costituito l’innesco del declino dell’euro. La coppia è scesa in zona 1,1300, ma al momento della stesura di questo articolo è riuscita a recuperare rapidamente sopra 1,1350 a 1,1361, in rialzo dello 0,17% dal prezzo di apertura. In assenza di importanti dati economici in uscita della zona euro, la diffusa propensione al rischio potrebbe continuare a influenzare le dinamiche dei prezzi dell’USD e produrre opportunità di trading significative. Più tardi, durante la prima sessione del Nord America, anche il PMI manifatturiero statunitense ISM potrebbe offrire impulsi a breve termine.
L’obiettivo principale, tuttavia, sarà il dossier economico di venerdì: in evidenza il rilascio dei dati flash sull’inflazione al consumo nella zona euro e il rapporto mensile sul lavoro dagli Stati Uniti, popolarmente noto come NFP. Guardando da un punto di vista tecnico, lo slittamento improvviso del rigetto durante la notte da SMA a 100 giorni ha indicato l’emergere di una nuova pressione ribassista e quindi, un debole di follow-through sotto il manico 1,1300: un test del supporto orizzontale a 1,1265, ora sembra una possibilità. D’altro canto, qualsiasi mossa di recupero successiva andrà probabilmente incontro a nuava offerta vicino al manico 1,1400, al di sopra del quale è probabile che la coppia vada a testare la zona di offerta 1,1445-50. Un acquisto successivo potrebbe negare qualsiasi pregiudizio ribassista a breve termine e aiutare la coppia a compiere un nuovo tentativo di conquista della cifra tonda 1,1500.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.