Per la moneta cinese si registrano valori tra i più bassi degli ultimi 10 anni. Beijing stretta tra le minacce di Trump e la necessità di mantenere competitivo lo Yuan.
I conflitti tra USA e Cina proseguono a suon di colpi alle reciproche economie e lo Yuan cinese o RMB, che dir si voglia, è preso di mira dalle frecciate tra i due paesi. A inizio estate il cambio USD/RMB viaggiava intorno ai 6,30 mentre ora sfiora i 7.
Era dalla crisi finanziaria globale di dieci anni fa che non si registravano livelli così bassi dello Yuan, che fanno quindi temere il peggio. Vediamo di approfondire la nostra analisi per comprendere il background di quanto sta accadendo.
La Cina è indubbiamente una potenza economica globalmente riconosciuta, con una popolazione che supera la cifra record di 1,4 miliardi di individui.
Al giorno d’oggi si stima che il paese produca quotidianamente due miliardari, un dato che fa capire il suo enorme potenziale, non ancora completamente realizzato.
Il gigante asiatico negli ultimi tempi ha visto la sua economia rallentare mentre il Dollaro, grazie alla fiducia riposta dalla FED, tradottasi in un graduale rialzo dei tassi d’interesse, sta traendo benefici notevoli.
I timori causati dalla guerra economica in atto tra Cina e Stati Uniti hanno contribuito al diffuso pessimismo.
Il governo cinese ha recentemente immesso ingenti quantità di RMB sul mercato, causando così una rapida svalutazione della propria moneta.
L’opinione pubblica non sembra attendersi, nonostante la recente perdita, una svalutazione oltre il temuto cambio di 7 Renminbi per Dollaro (1 RMB = 0,14 USD), un valore guardia, che potrebbe segnalare una difficoltà della Cina.
Visto l’attuale scenario socio politico non ci attendiamo una sferzata decisa dello Yuan verso l’alto, bensì è probabile che si verifichi un ribasso. Il governo cinese potrebbe non avere altre opzioni se non quella di lasciar ancora correre in discesa la propria moneta. In questo modo, infatti, limiterebbe i danni dei dazi minacciati dal presidente Trump, tentando di favorire l’export quanto più possibile.
Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.