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Aggiornamento su Apple, una guerra nel bel mezzo della rivoluzione industriale

Da:
Sebastiano Raimondo
Pubblicato: Dec 12, 2018, 12:04 UTC

Cospirazioni internazionali, L’ombra cinese e i suoi risvolti.

Apple

Nuovi telefoni, nuove reti, nuove auto. Stiamo assistendo ad una modernissima rivoluzione industriale e, allo stesso tempo ad una guerra tra i due competitors tecnologici nel mondo: USA e Cina. Il presidente Trump e Xi Jinping si sono dichiarati guerra su diversi fronti ed il caso Huawei minaccia di aggravare le cose. Se pensiamo ai competitors di Huawei in occidente, ci viene in mente la Apple, l’Americana di Steve Jobs che continua ad andare forte.

Una vicenda le cui ripercussioni si espandono a macchia d’olio

Che il 5G sarà una tecnologia di vitale importanza nel prossimo futuro ormai è un dato di fatto e che USA e Cina siano le più avanzate in questo settore è sotto gli occhi di tutti. Gli elementi che potrebbero interessare a Trump, però, sono l’infrastruttura telecomunicativa e la sua gestione. Pensare, infatti, che la Cina possa avere pieno controllo su una fetta così grande dell’infrastruttura americana, è di certo un problema non da poco. In questo senso il Presidente americano potrebbe ritenere inaccettabile una minaccia simile.

La risposta della Cina non si è fatta attendere ed è andata a colpire l’azienda simbolo degli smartphone per eccellenza, Apple. Il tribunale di Fuzhou ha infatti vietato la vendita di numerosi modelli di iPhone, accusata di violazione intellettuale da parte di Qualcomm. A quanto pare la guerra politico-economica tra USA e Cina continua ora sul campo di battaglia della telefonia.

Le nostre previsioni

Apple (AAPL) chiude a 168,63 Dollari la seduta di ieri, incassando quindi una perdita dello 0,57%. Su base settimanale la casa di Cupertino cede terreno all’indice Nasdaq 100, segnale negativo che potrebbe indurre i più alla vendita. Se il trend ribassista dovesse continuare, la prima area di supporto è a 165,8 mentre una ipotetica inversione incontrerebbe una resistenza a 174,1 Dollari. Per il breve periodo, dall’analisi tecnica evidenziata e dato lo scenario politico turbolento, l’investimento potrebbe essere piuttosto rischioso.

Sull'Autore

Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.

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