Mining Bitcoin conviene ancora con BTC sui massimi? La verità

Di tanto in tanto la domanda ricorre: “Conviene ancora fare il mining bitcoin?”. Conviene cioè investire i propri soldi per “estrarre” la criptovaluta e guadagnare dalla rivendita quando tocca prezzi alti?

La risposta alla domanda potrebbe essere secca e chiudere qui il discorso, tuttavia vediamo lo stato attuale della situazione così che l’investitore possa maturare da solo la risposta.

Come funziona il mining Bitcoin molto in breve

Il mining del bitcoin è un processo che si basa su calcoli matematici. Inizialmente bastava il computer di casa per estrarre 50 BTC ogni 10 minuti, ma il sistema è stato programmato per aumentare e aggiustare la difficoltà di mining ogni qualvolta si aggiunge un nuovo miner.

Questo significa che più andiamo avanti e più la difficoltà aumenta, e maggiore potenza di calcolo servirà. Oggi, infatti, servono gli ASIC miner e ci vogliono anche di quelli potenti che costano svariate migliaia di euro.

A ciò bisogna aggiungere che ogni 4 anni circa, la ricompensa per i miner cala: oggi siamo a 6,25 BTC per blocco dai 50 BTC iniziali.

L’effetto Cina

A metà anno la Cina ha deciso di mettere alla porta i miner cinesi che rappresentavano il grosso del mercato mondiale. Lo hanno fatto perché devono decarbonizzare il paese e hanno bisogno di concentrare l’uso dell’energia pulita e ridurre la dipendenza dal carbone.

Questo ha creato tra maggio e giugno un crollo netto della difficulty che ha avvantaggiato i miner di altre parti del mondo che ora gongolano. Infatti, dispositivi che non erano più profittevoli (succede anche questo), sono tornati a produrre, anche se per breve tempo.

In America del nord si sono ora concentrate nuove mining farm che hanno presto colmato il vuoto lasciato dai cinesi. Mentre i miner cinesi si sono spostati negli USA o in paesi prossimi alla Cina.

La difficulty oggi

Se a luglio abbiamo assistito a crolli della bitcoin mining difficulty del -27,94% in sole due settimane, negli ultimi 7 aggiustamenti la difficulty è salita costantemente.

Tuttavia la bitcoin difficulty non ha ancora raggiunto il picco di maggio 2021, lasciando quindi ancora un margine di ingresso per gli interessati al mining con disponibilità economica ampia.

Mining bitcoin e correlazione col prezzo

Va aggiunto ancora, che all’aumentare del prezzo di BTC, aumenta sempre anche il mining del bitcoin. Questo perché alcuni miner trovano più vantaggioso fare il bitcoin mining solo nei momenti in cui il prezzo della criptovaluta sale.

Un ragionamento logico, dal momento che il mining è molto costoso in termini di dispositivi da acquistare e di energia da consumare.

Conviene fare il mining bitcoin oggi?

Come accennato ci sono ancora margini di crescita per il mining di bitcoin grazie a quanto avvenuto in Cina, tuttavia la finestra si sta chiudendo e l’ingresso non è alla portata di tutti: servono capitali per effettuare un mining che sia apprezzabile in termini di resa.

Alcune persone con competenze informatiche negli anni hanno creato presso le loro abitazioni delle piccole mining farm. Ma la gestione dell’impianto, il necessario aggiornamento dei costosi dispositivi ogni 4 – 6 mesi circa e i costi dell’energia, hanno imposto limiti a molti.

Per un investitore la via più sensata potrebbe essere l’acquisto di azioni delle società del mining di bitcoin quotate in borsa. Un acquisto da fare quando la risalita del prezzo di BTC spinge verso l’alto anche il mining e migliora i conti delle società impegnate in questo business:

• Riot Blockchain (Nasdaq: RIOT);
• Hive Blockchain Technologies Ltd (OTCMKTS: HVBTF);
• Marathon Patent Group (Nasdaq: MARA);
• Canaan Inc (Nasdaq: CAN).