EUR/USD, previsioni – Effetti Contrastanti di Politiche Monetarie Simili

Nell’ultimo mese l’euro ha toccato dei minimi nel cambio euro/dollaro andando a testare ripetutamente un supporto in zona 1.15300. A dire il vero, dopo la brusca discesa di metà mese l’euro è andato a testare non uno ma molteplici supporti. Questo periodo di test e rimbalzi è durato fino a fine mese. Anche i volumi tradati, dopo un’iniziale riduzione sono andati ad aumentare leggermente fino alla fine del mese.

Ad oggi, i volumi di scambio euro/dollaro sembrano in lieve diminuzione, fatta eccezione per qualche picco locale, e la volatilità sembra essersi ridotta. Non è il caso di cantare vittoria troppo presto. Da un lato abbiamo la banca Centrale Statunitense che andrà a ridurre l’emissione di moneta e dall’altro abbiamo la BCE che seguirà dalla fine dell’anno. In entrambi i casi, l’effetto dovrebbe essere quello di apprezzare la valuta.

Tuttavia, poiché entrambe le banche centrali si muoveranno nella stessa direzione l’effetto finale non è scontato e molti altri fattori entrano in gioco. Da un lato, gli Stati Uniti stanno adottando una politica commerciale restrittiva che potrebbe avere ripercussioni sui partner commerciali e dall’altro danno segnali di parziale apertura in tema di politica estera.

Dall’altro, l’Unione Europea non sembra particolarmente proattiva e rimane imbrigliata nel caso Brexit.

Previsioni

Vi sono segnali incoraggianti di ripresa e un evidente apprezzamento dell’euro sul dollaro. Ci aspettiamo un ulteriore apprezzamento nei prossimi giorni che potrebbe portare l’euro a toccare quota 1.18500. Questa quota potrebbe essere un limite difficile da superare. Si badi bene che non sarà un apprezzamento lineare e semplice. EUR/USD è in un canale di apprezzamento ma questo non avverrà senza qualche perdita di valore locale e contestualizzata all’interno del canale positivo.