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L’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce raggiunge livelli mai registrati prima

Da:
Barry Norman
Pubblicato: May 26, 2016, 09:18 UTC

Il programma della Bce noto come “Helicopter money” sta incidendo profondamente sul mercato dei titoli, pur avendo scarso effetto sull'economia

L’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce raggiunge livelli mai registrati prima

Il programma della Bce noto come “Helicopter money” sta incidendo profondamente sul mercato dei titoli, pur avendo scarso effetto sull’economia dell’Eurozona. L’euro viene negoziato a quota 1,1143, reagendo debolmente al lieve ribasso del dollaro. Secondo Bloomberg, ad aprile, la Banca Centrale Europea ha aumentato di un terzo la dimensione del suo programma di acquisto di titoli di Stato, portandolo a 80 miliardi di euro (89 miliardi di dollari) al mese, mentre i titoli acquistabili in base alle regole di Francoforte paiono cominciare a scarseggiare.

Nell’ultimo mese, la Bce ha aumentato gli acquisti di titoli portoghesi e irlandesi più di quanto abbia fatto con quelli del debito tedesco. Ciò pare suggerire che, per alcuni paesi, la domanda già minaccia di superare l’offerta. Per le banche, Francoforte dovrebbe includere altri titoli, altrimenti rischia di indebolire lo stimolo che l’allentamento quantitativo dovrebbe dare all’economia. Attualmente, gli acquisti si fondano sulla dimensione dell’economia di un paese e l’esclusione dei titoli di alcuni paesi è collegata alla ristrutturazione del debito. Rabobank stima che titoli per un valore di 1,13 trilioni di euro attualmente esclusi dall’acquisto potrebbero essere inseriti nel programma se la Bce modificasse i parametri.

german bonds

La Bce ha avviato l’acquisto di titoli del debito sovrano lo scorso marzo ed ha speso più di 800 miliardi di dollari. Nella giornata di martedì, un portavoce della Banca Centrale Europea ha dichiarato che Francoforte è sicura di continuare a dare attuazione al programma e non vede alcuna riduzione dei titoli acquistabili in base alle regole attualmente vigenti. Il mese scorso, il presidente Mario Draghi ha affermato che non si prevede di apportare alcun cambiamento.

I dati di questa settimana e le nuove previsioni che la Banca Centrale Europea pubblicherà il 2 giugno forniranno nuove informazioni sulle prospettive dell’economia dell’Eurozona. Per Draghi, che quest’anno ha deciso di tagliare il tasso di interesse a minimi storici e di immettere sempre più moneta in circolazione, è di fondamentale importanza capire se i risultati del primo trimestre rappresentino o meno l’avvio di una nuova fase che riporterà l’inflazione al tasso obiettivo della Bce. In caso contrario, ciò parrebbe suggerire la necessità di aumentare le misure di stimolo.

eurozone slowdown

Il dollaro si è mosso in ribasso dopo aver raggiunto il massimo degli ultimi due mesi nella giornata di mercoledì, quando i dati notevolmente positivi sul mercato immobiliare degli Stati Uniti hanno rafforzato l’ipotesi secondo cui la Federal Reserve innalzerà a breve i tassi di interesse. Attualmente, il dollaro viene negoziato a quota 95,50, in ribasso di appena lo 0,1%.

Il dollaro si assesta appena al di sotto del massimo raggiunto a seguito della pubblicazione dei dati che hanno mostrato l’incremento degli acquisti di abitazioni monofamiliari, ad aprile saliti a livelli non registrati da più di otto anni, con i prezzi che raggiungono il massimo storico. Con l’apprezzamento del dollaro si sono manifestate chiusure di posizioni, mentre gli investitori che prendono una pausa in attesa dei dati e degli eventi dei prossimi giorni.

Secondo Kaneo Ogino, direttore dell’impresa per la ricerca sui mercati valutari Global-info Co. di Tokyo, “la giornata di oggi è caratterizzata da un basso profilo. Molte posizioni vengono liquidate prima della fine del mese. Per il momento, il ribasso del dollaro dovrebbe essere limitato.”

us dollar

L’andamento positivo dei dati sul mercato immobiliare rafforza le opinioni espresse dalla Fed nei verbali della riunione di aprile sulla politica monetaria, pubblicati la scorsa settimana. Il documento suggerisce che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe presto decidere di innalzare i tassi, qualora l’economia fosse abbastanza forte.

Nei confronti della sua controparte statunitense, il dollaro canadese è salito a quota 1,084 a seguito della decisione della Banca del Canada di mantenere il tasso di interesse invariato allo 0,5%. Inoltre, la Banca del Canada ha dichiarato di ritenere che gli incendi che hanno devastato l’Alberta hanno inciso negativamente sulla crescita nel secondo trimestre, sempre si attenda un rimbalzo nel terzo. Diversamente dal solito, il dollaro canadese non è stato sostenuto dall’aumento del prezzo del petrolio.

usdcad

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