Oro in rialzo grazie alle prese di beneficio, ma ancora vulnerabile rispetto al rafforzamento del dollaro

Su Comex, nel corso della sessione asiatica i future sull’oro con scadenza ad agosto scivolano ai minimi delle ultime sette settimane, in vista di un possibile aumento anticipato dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve USA. La pressione di vendita ha avuto inizio la scorsa settimana con la diffusione dei verbali della Fed e si è estesa martedì alla luce dei dati incoraggianti sulla vendita di nuove case negli USA e dell’impennata degli indici delle borse USA.

I future Usa vengono contrattati a $ 1230,90, in ribasso di $ 1,30 (-0,11%). L’oro spot guadagna lo 0,1% e sale a $ 1227,90 l’oncia. A inizio sessione, il metallo prezioso è sceso a $ 1223,00, ai minimi dal 7 aprile.
A contribuire alla debolezza di ieri anche il rafforzamento del dollaro, che ha attirato compratori in seguito alla diffusione dei dati sulla vendita di case negli USA che lasciano presagire un possibile aumento dei tassi di interesse nel mese di giugno anziché luglio o settembre. I dati ufficiali sulle vendite di nuove case sono i migliori degli ultimi otto anni.
I trader rialzisti dell’oro citano il fatto che nel 2016 la performance dell’oro starebbe superando quella delle borse nonostante il rafforzamento del dollaro e l’incombere di più incrementi dei tassi di interesse. Per tutto l’anno gli investitori hanno acquistato aggressivamente i fondi di SPDR Gold Trust, l’ETF garantito in oro più grande del mondo ma, per la prima volta da un mese a questa parte, martedì le partecipazioni sono scese a 868,66 t, cedendo lo 0,44%.

L’argento spot sale dello 0,3% a $ 16,25 l’oncia, rimbalzando in seguito alla rottura ribassista che ha portato il prezzo a $ 16,14. I future con scadenza a luglio postano un’inversione intraday e chiudono a $ 16,315, in rialzo di $ 0,061 (+0,38%).

I future sul palladio con scadenza a giugno chiudono a $ 534,85, in ribasso di $ 3,10 (-0,58%). Anche il palladio a pronti cede lo 0,5%, scivolando a $ 529,50 l’oncia. Martedì, il mercato spot è sceso ai minimi delle ultime 12 settimane toccando quota $ 528,97.
Secondo Reuters, dopo un 2015 deludente l’interesse degli investitori nei confronti dei fondi ETF garantiti in palladio fatica a riprendere quota , apprestandosi ad archiviare un altro anno difficile per il metallo nonostante il probabile inasprimento delle deficit dell’offerta. Secondo gli esperti la carenza di palladio sul mercato continuerà a salire nel corso dell’anno in corrispondenza di un calo della produzione mineraria e di un aumento della domanda da parte delle case automobilistiche.

Dopo aver toccato il minimo degli ultimi cinque settimane a $ 992,00, il platino a pronti si attesta a $ 1000,35 l’oncia. I future con scadenza a luglio chiudono a $ 1004,10, in ribasso di $ 0,10 (-0,01%). Recentemente, Reuters ha segnalato che la domanda un aumento della domanda di platino in Nord America dopo che il forte calo dei prezzi ha aumentato i margini di guadagno dei gioiellieri, aumentando il consumo del metallo bianco di oltre 1/3 negli ultimi sei anni. Reuters sostiene anche che nonostante il calo dei prezzi globali la domanda dalla Cina starebbe scendendo, esponendo la domanda mondiale di metallo a un’ulteriore aspra flessione. Quest’anno si prevede un calo della domanda di platino da parte dei gioiellieri cinesi per una percentuale vicina alle due cifre.