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I dati sul Pil sostengono il dollaro USA, ma il rialzo è limitato in vista dei commenti della Yellen

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: May 27, 2016, 23:41 UTC

Venerdì i future sull'indice del dollaro USA con scadenza a giugno guadagnano ancora terreno apprestandosi a chiudere il mese con la migliore performance

I dati sul Pil sostengono il dollaro USA, ma il rialzo è limitato in vista dei commenti della Yellen

Venerdì i future sull’indice del dollaro USA con scadenza a giugno guadagnano ancora terreno apprestandosi a chiudere il mese con la migliore performance settimanale dal novembre 2015. Recentemente gli investitori hanno favorito un rialzo del dollaro in vista di un possibile aumento dei tassi di interesse nei mesi a venire. In tarda giornata, qualora nel suo intervento il presidente della Fed Janet Yellen dovesse rilasciare dichiarazioni favorevoli a una stretta monetaria, il mercato potrebbe ricevere nuovo slancio.

La Yellen terrà un discorso per un evento organizzato dall’Università di Harvard. In settimana diversi esponenti della Fed, da John Williams, a Bill Dudley fino a James Bullard, hanno rilasciato dichiarazioni che sono suonate relativamente ottimistiche rispetto ad un eventuale aumento dei tassi. Le dichiarazioni della Yellen potrebbero provocare un aumento di volatilità a fine sessione.

A inizio giornata il Dipartimento del Commercio ha segnalato un incremento del prodotto interno lordo negli Stati Uniti pari a un tasso annuale dello 0,8%, a fronte dello 0,5% del mese precedente (la peggior performance dal primo trimestre 2015).

Venerdì la coppia EUR/USD si muove in ribasso scivolando a 1,1145, comunque sopra il minimo di questa settimana (1,1129). Oggi, in vista delle dichiarazioni della Yellen e del lunedì festivo negli Stati Uniti, volume e volatilità sono rimasti bassi anche a causa della mancanza di dati economici dall’eurozona.

Nella giornata di venerdì cede terreno anche la coppia GBP/USD; i trader hanno infatti effettuato le prese di beneficio in vista del lunedì festivo negli Stati Uniti e in GB. La sterlina dovrebbe chiudere la settimana in netto rialzo, e la coppia forex arrivare a insidiare il recente massimo a 1,4769.

I rialzi di questa settimana sono da imputarsi alle notizie secondo le quali i cittadini britannici preferirebbero rimanere nella Unione Europea. Secondo un recente sondaggio, infatti, il 55% dei cittadini britannici intervistati sarebbe a favore della permanenza del paese come membro della UE, mentre il 45% sarebbe favorevole a un’uscita.

Venerdì la coppia USD/GBP perde leggermente terreno e si appresta a chiudere la settimana in ribasso. L’azione di prezzo di questa settimana suggerisce un clima di indecisione fra gli investitori e un imminente aumento di volatilità. La reazione all’esito del summit di due giorni del G7 è stata piuttosto debole. Le potenze industriali venerdì hanno auspicato una maggiore crescita economica globale, cercando di minimizzare le differenze fra le valute e politiche monetarie.

Deboli la reazione anche sui mercati di valute estere rispetto alle notizia secondo la quale il Primo Ministro giapponese Shinzo Abe starebbe considerando una posticipazione dell’aumento dell’imposta sulle vendite, originalmente fissata per l’aprile 2017, fra due anni circa. La decisione potrebbe sostenere le borse giapponesi ed esercitare nuova pressione sullo yen.

I future sul petrolio greggio con scadenza a luglio continuano a perdere terreno dopo aver superato giovedì, per un breve lasso di tempo, la barriera psicologica dei $ 50. I rinnovati timori rispetto alle interruzioni di breve termine e l’eccesso di offerta globale potrebbero costringere i mercati all’interno di una gamma di oscillazione ristretta. La pressione di vendita è anche dovuta al rafforzamento del dollaro USA, ai dati positivi sull’economia statunitense e a un possibile aumento dei tassi di interesse a giugno e luglio.

I future sull’oro con scadenza ad agosto raggiungono i minimi degli ultimi otto mesi, ma le prese di beneficio fanno poi scivolare il prezzo permettendo al mercato di rimanere all’interno della recente gamma su base intraday. In vista di un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Fedi a giugno o luglio, il mercato si appresta comunque a chiudere in ribasso per la quarta settimana consecutiva. La decisione dovrebbe continuare a sostenere il dollaro, e di conseguenza frenare la domanda di oro spingendo i prezzi ancora più in basso nel breve termine.

In tarda giornata i trader dovrebbero aspettarsi un aumento di volatilità e forse di volume in corrispondenza del discorso del presidente della Fed Janet Yellen, che potrebbe fare riferimento ai tempi di un incremento dei tassi. Il mercato dei future sui fondi USA potrebbe infatti rispecchiare un aumento di probabilità rispetto a un imminente innalzamento, alimentando l’interesse nei confronti del dollaro e aumentando le vendite sul mercato dell’oro denominato in dollari.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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