Pubblicita'
Pubblicita'

Deludenti Banche Centrali

Da:
David Ruscelli
Aggiornato: Jul 29, 2016, 17:16 UTC

Parola al mercato del lavoro americano La settimana che segue i due meeting di Fed e Bank of Japan sarà anch’essa ricca di eventi e spunti di mercato, ma

Deludenti Banche Centrali

fed

Parola al mercato del lavoro americano

La settimana che segue i due meeting di Fed e Bank of Japan sarà anch’essa ricca di eventi e spunti di mercato, ma soprattutto sarà la prima di un agosto solitamente frizzante dal punto di vista valutario. La Fed di fatto ha lasciato ai mercati un nulla di fatto ambiguo servito ad allontanare l’Euro da una delicata zona di supporto. Miss Yellen continua a scherzare con il fuoco trovandosi nella difficile situazione di chi si ritrova una macchina economica lanciata ma di cui non si conosce bene la qualità dei freni che si attiveranno nel momento dell’impatto.

Piena occupazione e tassi a zero virgola mal si conciliano insieme a meno che i numeri di occupati non nascondano una fragilità strutturale che potrebbe esplicarsi al primo alito di crisi. Dalla Banca del Giappone poi l’ennesima delusione circa la politica monetaria. Un nulla di fatto che ha rafforzato lo Yen e che pone seri dubbi circa la possibilità di nuove misure espansive in futuro visto che il momento attuale pareva più che propizio.

Negli Stati Uniti si comincia fin da lunedì primo agosto con l’ISM manifatturiero. A seguire martedì 2 spesa e reddito personale per poi arrivare al 3 agosto con ISM servizi. Giovedì 4 giornata interlocutoria con ordini di fabbrica e di beni durevoli, ma il clou sarà rappresentato da venerdì 5 agosto quando bilancia commerciale e soprattutto disoccupazione potrebbe muovere il mercato.

Fiacca Europa

In un’Europa apparentemente paralizzata dall’incubo terrorismo e da dati macroeconomici sempre piuttosto fiacchi, non ci saranno grandi spunti macro. I Pmi dell’Eurozona pubblicati il 3 agosto potranno dare un’indicazione più fresca di quello che Brexit e terrorismo stanno causando alla congiuntura dell’Eurozona. Nello stesso giorno conosceremo le vendite al dettaglio, mentre il 5 agosto toccherà agli ordini di fabbrica tedeschi. Sempre rimanendo in terra europea, grande attesa per il meeting di politica monetaria della Bank of England di giovedì 4 agosto. La BOE, a fronte di primi dati che sembrano segnalare rallentamento negli investimenti inglesi, potrebbe tagliare i tassi.

Resto del mondo

Per il resto del mondo saranno soprattutto i dati Pmi cinesi del 1 e 3 agosto ad introdurci in un mese che proprio nel 2015 intercettò la sorprendente svalutazione cinese. Non ci sarà molto altro da seguire se non lo stato dell’occupazione in Canada ed ovviamente la partenza delle Olimpiadi in Brasile.

Trade della settimana

Settimana cruciale per l’Australia. Il 2 agosto la RBA si pronuncerà sui tassi di interesse mentre il 4 agosto usciranno i dati sulle vendite al dettaglio. Sarà comunque la visibilità da qui a fine anno sui tassi che farà la differenza sulle prospettive dell’Aussie. E’ una valuta da carry trade e come tale si avvantaggia dal differenziale tassi. Escludere eventuali ipotesi di ribasso dei tassi farebbe bene alla valuta oceanica. Il quadro tecnico non appare però così incoraggiante. EurAud continua a picchiare (senza sfondare) sui supporti di lungo periodo. Se questo ennesimo test di 1.45 dovesse risolversi con un nulla di fatto la probabilità di salire verso 1.58/1.60 è notevole.

aud

David Ruscelli

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'