Per il primo segretario di gabinetto, Yoshihide Suga, le critiche di Trump sono state “totalmente errate”. Suga ha sottolineato che la politica del tasso di cambio attuata dal Giappone è strettamente conforme agli accordi raggiunti durante i vertici del G7 e del G20.
Il primo ministro, Shinzo Abe, ha dichiarato innanzi al parlamento che l’ide secondo cui il Giappone starebbe svalutando lo yen è completamente errata.
Asakawa ha affermato che la politica monetaria del Giappone mira a portare il paese fuori dal ciclo del crollo dei prezzi, che dura ormai da decenni. Asakawa ha poi aggiunto che il governo non interviene da molto tempo nel mercato valutario.
Sia come sia, il 3 febbraio, la Banca del Giappone è intervenuta per svalutare lo yen con un’operazione speciale mirante a riportare il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a dieci anni all’obiettivo di circa lo 0%. Essenzialmente, la mossa ha provocato un deprezzamento dello yen.
Credo nel libero mercato e negli uomini liberi: ritengo, quindi, che il tentativo di arrestare l’aumento dei redimenti dei titoli di Stato a dieci anni abbia costituito un’autentica manipolazione.
Nella giornata di lunedì scorso. la Banca del Giappone ha rivisto in positivo le sue previsioni di crescita, affermando che l’inflazione raggiungerà l’obiettivo del 2% nel 2018.
Allora perché intervenire? La mossa è stata attuata per assicurare il deprezzamento dello yen, che si sta pericolosamente avvicinando a livelli non toccati dagli inizi di novembre. Se la Banca del Giappone ha realmente pensato che l’economia avesse imboccato una svolta, allora l’unico motivo per spingere i rendimenti in ribasso è stata la svalutazione dello yen affinché gli investitori possano continuare ad acquistare beni giapponesi.
A mio parere, questa è manipolazione della valuta. Vediamo se Trump la pensa allo stesso modo. Potremmo scoprirlo presto, quindi… Attenti ai tweet!