Prezzi Petrolio Greggio: Prosegue la Debolezza, Solo a $ 81.00 le Resistenze “Che Contano”

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, si sono spinte quest’oggi fino a nuovi minimi a 77.55, estendendo ulteriormente la portata della fase correttiva che sta proseguendo dal picco del 12 aprile scorso registrato a 87.67. La perdita complessiva nel corso di 17 sedute è stata finora pari al -11.54%.

Il grafico a candele settimanali si concentra in particolare sui livelli di resistenza e di proiezione ribassista che si sono sviluppati a seguito dell’accelerazione delle vendite avvenuta durante la scorsa settimana. Appena sotto alla linea degli 81.00 dollari si è formata una fascia di resistenza che consideriamo sufficiente a contenere eventuali colpi di coda rialzisti nel corso delle prossime tre-cinque giornate.

L’impostazione ribassista è ancora attiva e punta al raggiungimento di proiezioni situate in zona 74.30. Nell’ampia fascia tra 73.25 e 74.05 si concentrano numerosi supporti, da cui potrebbero successivamente crearsi le condizioni per la ripartenza del rialzo. Passeremo più avanti allo studio del grafico a barre da 30 minuti, per definire con maggior precisione il posizionamento dei livelli tecnici validi a 1-2 sedute. Quando sono le 19:04 di martedì 7 maggio, il contratto future Light Crude Oil con consegna 06/24 viene passato di mano a 78.87 dollari, in guadagno del +0.50% su base giornaliera.

Saudi Aramco paga maxi dividendi

Il gigante petrolifero statale dell’Arabia Saudita Aramco prevede di pagare 31 miliardi di dollari di dividendi al governo saudita e ai suoi azionisti. La notizia è giunta nonostante quest’oggi siano stati diffusi i dati relativi al primo trimestre che evidenziano utili in calo. 

Le difficoltà di Saudi Aramco risiedono sia nel calo dei prezzi del petrolio che dei volumi venduti. Il governo saudita, che detiene direttamente circa l’82,2% di Aramco, fa molto affidamento sui pagamenti della società, che comprendono anche royalties e tasse. Il regno, il più grande esportatore di petrolio al mondo, sta spendendo miliardi di dollari per diversificare la propria economia dal greggio. 

Aramco ha registrato un calo del 14% dell’utile netto nei tre mesi fino al 31 marzo, rispetto ai 31,9 miliardi di dollari dell’anno precedente. Il dato risulta in linea con le stime degli analisti. La società ha dichiarato la distribuzione di dividendi base per il primo trimestre per un totale di 20,3 miliardi di dollari, che saranno interamente coperti dall’utile del primo trimestre, e una distribuzione di ulteriori dividendi legati alle performance da pagare nel secondo trimestre. L’anno scorso Aramco aveva introdotto questo speciale dividendo basato sugli utili record per il 2022 e sugli utili per il 2023, dichiarando all’epoca che sarebbe stato pari al 50-70% del flusso di cassa libero.

Quadro Tecnico a 1-2 giornate

Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia la disposizione delle resistenze che stanno mantenendo attiva la pressione ribassista già in vigore. Si tratta in particolare di quota 79.02 e quota 79.52. Mentre scriviamo, i prezzi stanno effettuando un test della zona delle resistenze da cui ci aspettiamo nuovi arredamenti. In particolare risulta attivo un target ribassista a 77.28, virtualmente raggiungibile entro la sessione di domani 8 maggio. 

L’eventuale rottura di entrambe le resistenze non comprometterebbe il quadro ribassista di fondo ma potrebbe gettare le basi per un riavvicinamento all’area degli 81.00, da cui sarebbe in seguito necessario attendere segnali prima di riprendere eventualmente l’attività ribassista. Possiamo anticipare che attualmente le proiezioni di tendenza a 5-10 giornate forniscono un obiettivo tra 75.95/76.05. Tale scenario verrebbe rinnegato solamente con prezzi stabilmente superiori agli 81.00 dollari.

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