Il petrolio greggio tenta un rally ma non attira nuovi compratori e vira in ribasso

Venerdì i future sul WTI con scadenza a luglio registrano una giornata di scambi agitata con oscillazioni su ambo i versanti, a cui segue un’inversione ribassista. I future sul West Texas Intermediate USA si attestano a $ 48,18 il barile, in ribasso di 49 centesimi, cedendo terreno rispetto al massimo in sette mesi raggiunto due giorni fa a quota $ 49,56.

A sostenere il mercato, interruzioni impreviste dei rifornimenti in ogni parte del mondo, nonché i tagli alla produzione negli Stati Uniti. Si parla di circa 2,5 milioni di barili al giorno. Un’offensiva dei miliziani ha provocato un calo delle esportazioni di petrolio dalla Nigeria scese ai minimi degli ultimi 22 anni, al di sotto di 1,4 milioni di barili di petrolio il giorno.

In Canada la produzione è stata limitata dagli incendi boschivi che hanno provocato la perdita di circa 1 milione di barili al giorno, ma la produzione sta gradualmente riprendendo. Anche in Libia la produzione ha risentito dei conflitti interni.

I trader ribassisti, comunque, ritengono si tratti di eventi a breve termine e credono pertanto che il rally attuale sia insostenibile. La combinazione di dollaro forte, eccesso di offerta sulla domanda ed eccedenza di scorte potrebbe tornare ad esercitare una pressione ribassista già la prossima settimana.

Venerdì su Comex anche i future sull’oro con scadenza a giugno postano movimenti su due versanti, prima di muoversi in ribasso. Nonostante il tentativo di chiudere con un rally, il mercato si appresta a chiudere la settimana con il peggior risultato degli ultimi due mesi in vista di un possibile incremento dei tassi di interesse negli USA già a partire dalla prossima riunione di politica monetaria della Fed, che si terrà a giugno.
L’ultima quotazione vede l’oro a $ 1252,80, in ribasso di due dollari (-0,16%). Da inizio settimana il prezzo è sceso dell’1,5%.

Venerdì la coppia USD/JPY tenta un rally raggiungendo i massimi degli ultimi tre settimane in vista di un possibile aumento dei tassi da parte della Federal Reserve. La coppia EUR/USD si muove in leggero rialzo, favorita dalle prese di beneficio e dalle azioni di copertura short in seguito all’ondata di vendite di questa settimana. La coppia GBP/USD chiude in ribasso dopo un rally di tre giorni innescato da un nuovo sondaggio secondo il quale i britannici sarebbero favorevoli alla permanenza all’interno della UE. L’inversione sul mercato del petrolio ha anche favorito un rimbalzo sulla coppia USD/CAD.

I future sull’indice da Dow Jones con scadenza a giugno guadagnano oltre 100 pinti trascinati anzitutto dalle società del settore finanziario, mentre gli altri principali indici – Standard and Poor 500 e Nasdaq – tentano un recupero delle perdite della scorsa settimana. Dow Jones e Standard and Poor 500 si apprestano a registrare la quarta settimana consecutiva in rosso, la prima dall’ottobre 2014, mentre il Nasdaq composito si appresta a segnare la prima serie di cinque settimane in perdita dal 2012.

Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, secondo la National Association of Realtors, nel mese di aprile negli Stati Uniti le vendite di case esistenti sono aumentate dell’1,7%, per un volume annuo di 5,45 milioni di unità. Le vendite nel mese di marzo sono state riviste in leggero rialzo a 5,36 milioni rispetto ai 5,33 milioni precedentemente riportati.