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Il greggio si muove in forte ribasso a seguito della pubblicazioni dei dati del governo degli Stati Uniti, che mostrano un inatteso incremento delle scorte

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Jul 27, 2016, 16:33 UTC

// Nella giornata di mercoledì, i contratti future sul greggio con scadenza a settembre si sono mossi in forte ribasso a seguito della pubblicazione del

Il greggio si muove in forte ribasso a seguito della pubblicazioni dei dati del governo degli Stati Uniti, che mostrano un inatteso incremento delle scorte

// Nella giornata di mercoledì, i contratti future sul greggio con scadenza a settembre si sono mossi in forte ribasso a seguito della pubblicazione del rapporto settimanale del governo sulle scorte. Il documento ha mostrato un inatteso incremento: tale dato va ad aggiungersi alla preoccupazione per il persistente eccesso di offerta, che potrebbe trascinare i prezzi ulteriormente in ribasso.

Secondo l’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, nella settimana conclusasi il 22 luglio, le scorte di greggio commerciale degli Stati Uniti sono aumentate di 1,7 milioni di barili, per un totale di 521,1 milioni di barili. I trader si aspettavano una riduzione di 2,3 milioni di barili.

L’incremento ha riguardato anche le scorte di benzina, aumentate di circa mezzo milione di barili, nonostante il declino della produzione di questo carburante negli Stati Uniti. Il rapporto registra, inoltre, un decremento delle scorte di distillati.

I contratti future sull’oro con scadenza a settembre negoziati sul Comex si sono mossi costantemente in rialzo, mentre gli investitori attendono l’esito della riunione della Federal Reserve con  la pubblicazione della dichiarazione sulla politica monetaria alle 18:00 GMT.

La Fed dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati. A ogni modo, gli investitori cercheranno di ottenere qualsiasi informazione sulla tempistica del prossimo innalzamento dei tassi da parte della Fed. Al momento, le probabilità di un aumento dei tassi di 25 punti base a settembre è data al 791,%, mentre quelle di una manovra restrittiva di 25 punti base a dicembre raggiungono il 51,6%.

I trader attendono una dichiarazione della Fed dai toni più positivi per quanto riguarda l’economia. Toni da falco potrebbero contribuire a innescare un rialzo della valuta statunitense, che eserciterebbe pressione sull’oro, denominato in dollari.

Le notizie secondo cui il primo ministro Abe starebbe per varare un pacchetto di misure di stimolo dal valore superiore ai 265 miliardi di dollari per far ripartire l’asfittica economia del Giappone sono state sufficienti a provocare un deprezzamento dello yen pari all’1%. Gli speculatori hanno aumentato le scommesse sull’annuncio di un nuovo programma di stimolo da parte della Banca del Giappone, che mirano a svalutare lo yen, al termine della riunione prevista per la giornata di venerdì. Ciò ha contribuito al deciso rialzo della coppia USD/JPY, che ha più che recuperato le perdite subite durante la sessione di ieri.

Con gli investitori che hanno ignorato i dati sul Pil della Gran Bretagna, risultato superiore alle attese, la coppia GBP/USD si è mossa in ribasso. L’attenzione del mercato si è, invece, concentrata sull’atteso innalzamento dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra nel corso della sua riunione del 4 agosto.

Secondo l’Ufficio di Statistica del Regno Unito, nel secondo trimestre, il Pil è cresciuto dello 0,6% su base trimestrale. Si tratta della prima stima ufficiale dopo la Brexit.

In attesa della dichiarazione della Fed, sia il Dow Jones sia lo S&P 500 si sono mossi in ribasso. I prezzi dei titoli hanno subito la pressione dalle forti vendite che hanno interessato il petrolio.

A giugno, gli ordini di beni durevoli sono diminuiti del 4,0%. Nell’ultimo mese, gli ordini di beni capitali non legati alla difesa, esclusi gli aerei, sono aumentati dello 0,2%. I trader attendevano un risultato pari rispettivamente al -1,1% e al -1,9%. I beni durevoli core segnano il -0,5% a fronte dello 0,3% atteso.

A giugno, le vendite di abitazioni pendenti sono aumentate dello 0,2%, deludendo le aspettative dei trader che davano tale incremento all’1,9%.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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