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Con gli investitori che riducono le possibilità del raggiungimento di un accordo sulla produzione, il greggio perde il 3%

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 25, 2016, 13:01 UTC

Nella giornata di venerdì, il prezzo del greggio è diminuito del 3% a causa delle notizie secondo cui l'Arabia Saudita non si aspetta che l'Opec e i paesi

Con gli investitori che riducono le possibilità del raggiungimento di un accordo sulla produzione, il greggio perde il 3%

Nella giornata di venerdì, il prezzo del greggio è diminuito del 3% a causa delle notizie secondo cui l’Arabia Saudita non si aspetta che l’Opec e i paesi produttori di petrolio raggiungano un accordo sulla riduzione della produzione in occasione dell’incontro informale che si terrà ad Algeri questa settimana.

La notizia ha fatto scendere il Wti a 44,92$, con una perdita di 1,40$ ossia del 2,90%. Tuttavia, il greggio degli Stati Uniti è ancora nella posizione di chiudere la settimana in rialzo. Il Brent ha ceduto 1,33$, ossia il 2,80$%, per toccare i 46,32$ al barile.

Il prezzo del petrolio potrebbe ulteriormente diminuire qualora il rapporto di Baker Huges sui pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti spingesse al ribasso. I recenti dati hanno rilevato che il numero degli impianti operativi è aumentato per dodici delle ultime tredici settimane.

Nella giornata di venerdì, l’apprezzamento del dollaro ha contribuito a esercitare pressione sul prezzo dell’oro.

La notizia è stata sufficiente a muovere il mercato in ribasso durante la sessione: tuttavia, la chiusura settimanale dovrebbe essere al rialzo. Con la Fed che non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse prima di dicembre, l’oro essenzialmente seguirà lo slancio del dollaro.

Durante la sessione di venerdì, le dichiarazioni dai toni da falco del presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, hanno contribuito all’apprezzamento del dollaro su un paniere di valute. Rosengren ha affermato che i tassi di interesse di breve periodo degli Stati Uniti dovrebbero essere aumentati ora e che un declino del tasso di disoccupazione al di sotto dei livelli sostenibili potrebbe far deragliare la ripresa dell’economia.

Rosengren è da sempre un falco. Nella giornata di mercoledì, il presidente della Fed di Boston è stato uno dei tre membri del Fomc a esprimere la propria contrarietà alla decisione sulla politica monetaria, in base alla quale i tassi di interesse sono rimasti invariati allo 0,25% – 0,50%. Gli altri membri del Fomc che hanno votato contro la decisione sono stati la presidente della Fed di Kansas City, Esther George, e la sua omologa di Cleveland, Loretta Mester.

Nella giornata di giovedì, la coppia GBP/USD ha perso circa l’1%, a causa della pressione delle dichiarazioni rese dal ministro degli Esteri del Regno Unito, Boris Johnson, secondo cui il governo di Londra sta conducendo negoziati per recedere formalmente dall’Unione Europea già il prossimo anno.

Tuttavia, il deprezzamento è stato limitato dalle dichiarazioni di Kristen Forbes, membro della Banca d’Inghilterra. Nella giornata di giovedì, Forbes ha affermato di non vedere alcuna ragione per un ulteriore taglio dei tassi di interesse.

Durante la sessione di venerdì, le borse degli Stati Uniti si sono mosse in ribasso, pressate dal declino del prezzo del greggio. Lo S&P 500 ha ceduto circa lo 0,30%, soprattutto a causa del calo del prezzo del petrolio.

L’indice preliminare Markit dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero segna 51,4, dato inferiore alla stima di 52,1 e alla lettura di agosto di 52,0.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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