Volvo Cars lascerà Acea in polemica su obiettivi climatici
LONDRA (Reuters) – Volvo Cars ha annunciato che lascerà l’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea) entro la fine del 2022, citando le differenze tra la propria strategia di emissioni zero e quella della lobby europea del settore auto.
La casa automobilistica svedese si è impegnata ad avere una gamma di auto completamente elettriche entro il 2030, ben prima rispetto alla proposta dell’Unione europea di vietare effettivamente la produzione di auto a combustibili fossili a partire dal 2035.
Volvo è stata una sostenitrice di un passaggio più rapido al trasporto a emissioni zero, ma dopo che il Parlamento europeo ha votato a giugno a favore della scadenza del 2035, l’Acea ha dichiarato che “qualsiasi normativa di lungo termine che vada oltre questo decennio è prematura in questa fase iniziale”.
In un comunicato Volvo ha detto: “Abbiamo concluso che la strategia e le ambizioni di sostenibilità di Volvo Cars non sono pienamente allineate con la posizione e il modo di lavorare di Acea in questa fase”.
“Riteniamo quindi che per il momento sia meglio prendere una strada diversa”, ha aggiunto la casa automobilistica. “Quello che facciamo come settore giocherà un ruolo importante nel decidere se il mondo avrà una possibilità nella lotta contro il cambiamento climatico”.
La notizia arriva meno di un mese dopo che la casa automobilistica numero 4 al mondo, Stellantis , ha detto che lascerà l’Acea entro la fine del 2022 nel quadro di un nuovo approccio per affrontare i problemi e le sfide della mobilità futura, che prevede anche l’abbandono della tradizionale attività di lobbying.
L’Associazione Europea dei Produttori di Automobili, nota con l’acronimo francese Acea, è il principale gruppo di lobbying del settore sin dalla sua creazione nel 1991 e riunisce i 16 principali produttori europei di auto, camion, furgoni e autobus.
(Tradotto da Alice Schillaci, editing Maria Pia Quaglia)