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Ue taglia stime crescita zona euro, rivede al rialzo aspettative inflazione

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Reuters
Aggiornato: Jul 14, 2022, 10:08 UTC

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha tagliato le previsioni per la crescita economica della zona euro per quest'anno e il prossimo e ha rivisto al rialzo le stime sull'inflazione, in particolare a causa dell'impatto della guerra in Ucraina.

Una bandiera dell'Unione europea a Bruxelles

BRUXELLES (Reuters) – La Commissione europea ha tagliato le previsioni per la crescita economica della zona euro per quest’anno e il prossimo e ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione, in particolare a causa dell’impatto della guerra in Ucraina.

Nelle previsioni trimestrali, Bruxelles ha confermato le prospettive più negative, che aveva già discusso lunedì con i ministri delle finanze della zona euro.

L’esecutivo Ue prevede ora una crescita del 2,6% quest’anno per il blocco dei 19 Paesi della moneta unica, leggermente meno del 2,7% previsto a maggio.

Tuttavia per l’anno prossimo, quando l’impatto della guerra in Ucraina e dell’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe risultare ancora più forte, la crescita è ora prevista all’1,4%, invece del 2,3% stimato in precedenza.

Per i 27 stati membri dell’Unione europea, le previsioni di crescita sono rimaste invariate al 2,7% quest’anno, ma sono state riviste al ribasso all’1,5% nel 2023 dal 2,3%.

La Commissione ha anche alzato le stime sull’inflazione della zona euro, che quest’anno dovrebbe raggiungere un picco del 7,6% prima di scendere al 4,0% nel 2023.

A maggio, la Commissione aveva previsto che i prezzi nella zona euro sarebbero aumentati del 6,1% quest’anno e del 2,7% nel 2023.

Bruxelles ha avvertito che l’inflazione potrebbe salire ulteriormente se i prezzi del gas dovessero aumentare a causa dell’interruzione della fornitura da parte della Russia, fattore che potrebbe portare a un’ulteriore revisione al ribasso della crescita.

Non si escludono inoltre rischi per le prospettive derivanti da una nuova diffusione della pandemia di Covid-19.

Nonostante questi rischi elevati, la Commissione ha sottolineato che la zona euro non dovrebbe cadere in recessione e le previsioni potrebbero anche migliorare se i recenti cali dei prezzi del petrolio e delle materie prime dovessero continuare.

Grazie a un mercato del lavoro forte, con tassi di disoccupazione ai minimi storici, la Commissione ha affermato che i consumi privati potrebbero dimostrarsi più resilienti all’aumento dei prezzi se le famiglie utilizzassero maggiormente i risparmi accumulati.

La Germania, la prima economia Ue, dovrebbe vedere la crescita rallentare all’1,4% quest’anno e all’1,3% nel 2023. A maggio la Commissione aveva previsto un’espansione rispettivamente dell’1,6% e del 2,4%.

La Francia dovrebbe crescere del 2,4% quest’anno, a differenza del 3,1% previsto in precedenza. L’anno prossimo la crescita dovrebbe rallentare ulteriormente all’1,4% rispetto all’1,8% previsto a maggio.

Tra le tre maggiori economie del blocco, l’Italia è l’unica che dovrebbe crescere quest’anno più di quanto previsto in precedenza. Si prevede ora un’espansione del 2,9%, anzichè del 2,4% stimato a maggio.

Tuttavia, si prevede un netto rallentamento l’anno prossimo, con una crescita dello 0,9%, inferiore a quella delle altre grandi economie e in calo rispetto alla precedente stima dell’1,9%.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)

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