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Turchia resta fedele a politica riduzione tassi – sottosegretario

Da:
Reuters
Aggiornato: Nov 26, 2021, 10:42 UTC

ANKARA (Reuters) - La Turchia è intenzionata a proseguire con la politica di riduzione dei tassi di interesse e gli "attacchi manipolatori" sulla lira, che è crollata ai minimi storici questa settimana, non avranno alcun effetto catastrofico a lungo termine.

Turchia resta fedele a politica riduzione tassi – sottosegretario

ANKARA (Reuters) – La Turchia è intenzionata a proseguire con la politica di riduzione dei tassi di interesse e gli “attacchi manipolatori” sulla lira, che è crollata ai minimi storici questa settimana, non avranno alcun effetto catastrofico a lungo termine.

È quanto affermato ieri dal sottosegretario alle Finanze, Nureddin Nebati.

In una flessione storica martedì la lira ha registrato i minimi record di 13,45 contro il dollaro, dopo che il presidente Tayyip Erdogan ha preso le difese della banca centrale in merito alla decisione di ridurre i tassi di interesse del 15%, nonostante l’inflazione si attesti intorno al 20%.

La valuta ha toccato i minimi storici per 11 sessioni consecutive e perso fino al 45% del proprio valore dall’inizio dell’anno, con circa metà di tale flessione verificatasi a partire dall’inizio della scorsa settimana. Dopo una rimbalzo degli ultimi tre giorni, alle 09,00 la divisa si attesta a 12,06 contro il dollaro.

“Dobbiamo valutare l’economia turca da una prospettiva più ampia, invece che da una più ristretta che prende in considerazione solamente i tassi di cambio”, ha detto Nebati su Twitter. “Nell’ambito delle attuali condizioni di mercato non ci sono problemi se i tassi di interesse sono inferiori rispetto a quelli di inflazione.

Il ministro del Tesoro e delle Finanze, Lutfi Elvan, considerato un moderato, si è tenuto quasi del tutto lontano dai riflettori negli ultimi mesi e girano voci che potrebbe essere stato deposto, sebbene il Palazzo non abbia commentato in merito.

I politici all’opposizione hanno accusato Erdogan di aver trascinato il Paese in una crisi e hanno richiesto elezioni immediate, mentre molti economisti hanno definito la politica “spericolata”.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)

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