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Macron sente alleati dopo bocciatura mozione sfiducia su caos pensioni

Da:
Reuters
Pubblicato: Mar 21, 2023, 14:22 UTC

PARIGI (Reuters) - Il presidente francese Emmanuel Macron si è consultato con gli alleati sul da farsi dopo che il governo è scampato per poco a una mozione di sfiducia dopo il via libera alla riforma previdenziale, mentre proseguono scioperi e violente proteste.

Manifestanti protestano per il sesto giorno consecutivo contro la riforma delle pensioni proposta dal governo Macron, in Francia

PARIGI (Reuters) – Il presidente francese Emmanuel Macron si è consultato con gli alleati sul da farsi dopo che il governo è scampato per poco a una mozione di sfiducia dopo il via libera alla riforma previdenziale, mentre proseguono scioperi e violente proteste.

I manifestanti si sono scontrati ieri con la polizia per la quinta notte consecutiva, incendiando cassonetti e barricate e lasciando Macron ad affrontare la sfida più pericolosa alla sua presidenza dopo la rivolta dei “Gilets jaunes” di oltre quattro anni fa.

Il fallimento del voto di sfiducia – per soli nove voti – implica che la riforma, che innalza l’età pensionabile di due anni, da 62 a 64 anni, è stata approvata, con il sollievo di Macron, che ne ha fatto un punto chiave del suo secondo mandato.

Ma anche i deputati dell’area centrista del presidente avvertono che la crisi è tutt’altro che finita. “Siamo tutti indeboliti. Il presidente, il governo e la maggioranza”, ha detto al quotidiano Liberation Gilles Le Gendre, deputato di spicco dello schieramento di Macron. “Non è perché la legge è stata adottata che possiamo svolgere le nostre attività come al solito”, ha aggiunto.

Macron romperà il silenzio mercoledì con un’intervista televisiva, per “delineare cosa succederà adesso”, ha detto il portavoce del governo, Olivier Veran.

Secondo gli analisti di Eurointelligence, Macron potrebbe reagire “facendo finta che non sia successo nulla di grave e lasciando che la crisi si esaurisca da sola”.

Macron terrà oggi dei colloqui con la premier Elisabeth Borne, i presidenti di entrambe le Camere del Parlamento e i deputati del suo schieramento politico, nel tentativo di trovare una via d’uscita dalla crisi politica.

Nei prossimi giorni, una questione chiave sarà se Macron proseguirà con il suo attuale governo o se cercherà di cambiare le cose, anche se la potenziale paralisi del Parlamento renderà più complicato governare.

“Il governo è finito”, ha detto Fabien Roussel, segretario generale del Partito comunista.

Più di 200 persone sono state arrestate ieri sera, secondo la polizia, dopo che sono scoppiate proteste spontanee a poche ore dalla bocciatura della mozione di sfiducia. Molti giovani hanno partecipato alle proteste.

Le immagini televisive hanno mostrato la polizia che sparava gas lacrimogeni e caricava i manifestanti in diverse città. Alcuni agenti speciali in motocicletta sono stati visti colpire i manifestanti.

I sondaggi mostrano che la maggioranza dei francesi è contraria alla riforma delle pensioni, così come alla decisione del governo di far passare il disegno di legge in Parlamento senza voto.

Giovedì è prevista una giornata di scioperi e proteste a livello nazionale.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Francesca Piscioneri)

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