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Intesa rivede target utile 2022 su crisi Russia, rettifiche per 800 million

Da:
Reuters
Pubblicato: May 6, 2022, 12:09 UTC

MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre con un utile netto contabile di 1,024 miliardi di euro e ha effettuato rettifiche di valore sulle esposizioni verso Russia e Ucraina per circa 800 milioni.

La sede centrale della banca Intesa San Paolo a Torino

MILANO (Reuters) – Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre con un utile netto contabile di 1,024 miliardi di euro e ha effettuato rettifiche di valore sulle esposizioni verso Russia e Ucraina per circa 800 milioni.

Per il 2022 la banca rivede al ribasso l’obiettivo di utile netto atteso a “oltre 4 miliardi assumendo che non intervengano cambiamenti critici nell’offerta di materie prime/energia” contro gli oltre 5 miliardi indicati in precedenza, dice una nota.

L’utile netto è atteso “ben superiore a 3 miliardi” nell’ipotesi molto conservativa di una copertura al 40% delle esposizioni su Russia e Ucraina, con il passaggio della maggior parte alla categoria Stage 3.

Confermati invece i target di utile netto al 2025 a 6,5 miliardi, di un Cet 1 oltre 12% e di un payout ratio del 70% dell’utile netto consolidato per ogni anno del piano. È prevista un’ulteriore distribuzione da valutare anno per anno dal 2023 e un buyback da 3,4 miliardi subordinato all’ok della Bce.

“I risultati del primo trimestre 2022 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività e di creare valore per tutti gli stakeholder anche in contesti complessi, come gli attuali eventi riguardanti Russia e Ucraina e la pandemia da Covid-19, grazie al modello di business ben diversificato e resiliente”, si legge nella nota.

L’utile netto del trimestre, non considerando le rettifiche su Russia e Ucraina, è di 1,67 miliardi “pienamente in linea con l’obiettivo di oltre 5 miliardi per l’anno in corso”.

A fine marzo il Cet1 a regime è al 13,6% senza considerare i 110 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive entro il 2029 e l’impatto negativo di circa 100 centesimi di punto dal buyback.

Dal punto di vista operativo i proventi operativi netti si sono attestati a 5,4 miliardi in calo dell’1,4% su anno ma in crescita del 7,8% su base trimestrale. Cresce il margine di interesse (+0,1% su trimestre, +0,2% su anno), mentre le commissioni nette sono calate del 9,7% su trimestre e dell’1,2% su anno.

Per il comunicato integrale cliccare

(Gianluca Semeraro, editing Sabina Suzzi)

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