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Greggio prezzi in rialzo su embargo Ue contro Mosca, revoca lockdown a Shanghai

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Reuters
Pubblicato: Jun 1, 2022, 10:24 UTC

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio scambiano in rialzo dopo che i leader dell'Unione europea hanno concordato un embargo parziale e graduale sul greggio russo, in aggiunta alla revoca dei lockdown contro il Covid-19 nella città cinese di Shanghai.

Una pompa petrolifera a Granum, Alberta, Canada

LONDRA (Reuters) – I prezzi del petrolio scambiano in rialzo dopo che i leader dell’Unione europea hanno concordato un embargo parziale e graduale sul greggio russo, in aggiunta alla revoca dei lockdown contro il Covid-19 nella città cinese di Shanghai.

Intorno alle ore 10,50 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 1,75 dollari, o dell’1,5%, a 117,35 dollari il barile. I futures sul greggio Usa guadagnano 1,76 dollari, o l’1,55%, a 116,46 dollari il barile.

Entrambi i contratti hanno guadagnato terreno rispetto a maggio, segnando il sesto mese consecutivo di aumento dei prezzi.

Lunedì i leader dell’Unione europea hanno concordato in linea di principio di tagliare il 90% delle importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine di quest’anno, le sanzioni più dure imposte dal blocco dall’inizio dell’invasione in Ucraina, definita da Mosca come una “operazione militare speciale”.

Una volta adottate, le sanzioni sul greggio saranno introdotte gradualmente nell’arco di sei mesi e quelle sui prodotti raffinati nell’arco di otto mesi. L’embargo esenta il petrolio proveniente dalla Russia tramite oleodotti, come concessione all’Ungheria e ad altri due Stati dell’Europa centrale senza sbocchi sul mare. 

La Cina ha terminato il rigido lockdown contro il Covid-19 a Shanghai dopo due mesi, alimentando le speranze per un aumento della domanda di carburante da parte del Paese.

I guadagni sono stati contenuti da indiscrezioni secondo cui alcuni produttori stanno esplorando l’idea di sospendere la partecipazione della Russia a un accordo di produzione dell’Opec+, prevedendo che una tale mossa possa aumentare l’offerta.

Sebbene non ci sia stata una spinta formale per imporre ai membri Opec di pompare più petrolio per compensare un eventuale deficit russo, alcuni stati sul Golfo hanno iniziato a pianificare un aumento della produzione nei prossimi mesi, in base a quanto riportato dal Wall Street Journal, citando delegati del gruppo.

La produzione di greggio negli Stati Uniti è aumentata a marzo di oltre il 3%, raggiungendo i massimi da novembre, in base ai dati di un rapporto Eia.

Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto una contrazione nelle scorte di greggio statunitensi la scorsa settimana, in aggiunta a un aumento delle scorte di benzina e di distillati. I dati ufficiali del governo sono attesi domani.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)

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