Greggio, prezzi a massimi da 7 anni su contrazione offerta
di Shadia Nasralla e Rowena Edwards
LONDRA (Reuters) – I prezzi del greggio salgono ai massimi dal 2014 su possibili disagi per l’offerta, in seguito agli attacchi nel Golfo mediorientale in aggiunta a un già limitato outlook.
Intorno alle ore 11,05 italiane, i futures sul Brent guadagnano 73 centesimi, o lo 0,84%, a 87,21 dollari il barile, mentre i futures sul greggio Usa balzano di 1,14 dollari, o dell’1,36%, a 84,97 dollari il barile. Nella seduta di ieri gli scambi erano più sottotono, a causa di una festa nazionale negli Stati Uniti.
Entrambi i benchmark hanno toccato i massimi da ottobre 2014.
I timori per l’offerta sono aumentati questa settimana, dopo che il gruppo degli Houthi in Yemen ha attaccato gli Emirati Arabi Uniti, aggravando le ostilità tra il gruppo alleato dell’Iran e la coalizione capitanata dall’Arabia Saudita.
Dopo il lancio di droni e missili, che hanno colpito un’autocisterna e ucciso tre persone, il movimento Houthi ha minacciato che potrebbe colpire più impianti, mentre gli Emirati hanno detto di avere il diritto di “rispondere a questi attacchi terroristici”.
Adnoc, major petrolifera nazionale, ha detto di aver attivato i piani di continuità delle operazioni per garantire la fornitura di prodotti a clienti locali e internazionali, in seguito all’incidente presso il deposito di carburante di Mussafah.
Si aggiungono anche i premi di prezzo di natura geopolitica, aggravando ulteriormente le tensioni tra la Russia e l’Ucraina.
Alcuni produttori all’interno dell’Opec stanno avendo difficoltà a raggiungere i loro target d’offerta, a causa dei disagi e alla mancanza di investimenti, laddove l’accordo con la Russia e con gli alleati del gruppo prevede un’espansione di 400.000 barili al giorno ogni mese.
Gli analisti di Goldman Sachs hanno stimato che le scorte di greggio nei paesi dell’Ocse caleranno ai minimi dal 2000 entro quest’estate, mentre i prezzi del Brent saliranno in corso d’anno a 100 dollari il barile.