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Greggio in ribasso dopo aumento target Opec+, scarsità di offerta limita le perdite

Da:
Reuters
Pubblicato: Jun 3, 2022, 10:09 UTC

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in ribasso dopo che l'Opec+ ha deciso un aumento dei target di produzione superiore alle attese, malgrado la rigidità dell'offerta globale e l'aumento della domanda dovuto all'allentamento delle restrizioni Covid da parte della Cina abbiano limitato il calo.

Il logo Opec presso la sede a Vienna

LONDRA (Reuters) – I prezzi del greggio sono in ribasso dopo che l’Opec+ ha deciso un aumento dei target di produzione superiore alle attese, malgrado la rigidità dell’offerta globale e l’aumento della domanda dovuto all’allentamento delle restrizioni Covid da parte della Cina abbiano limitato il calo.

Nella giornata di ieri l’Opec+, giovedì ha deciso di aumentare la propria produzione a 648.000 barili al giorno (bpd) per luglio e agosto, invece dei 432.000 bpd precedentemente concordati.

Tuttavia, le attese di un’offerta rigida per il prossimo futuro hanno contenuto le perdite. L’Opec+ ha diviso l’aumento tra i propri membri e ha incluso la Russia, la cui produzione è in calo a causa delle sanzioni e di alcuni acquirenti che evitano il petrolio di Mosca a causa dell’invasione dell’Ucraina, il che sembra indicare che l’aumento non possa essere raggiunto.

“Dato che la maggior parte dei paesi Opec non riesce nemmeno a raggiungere i propri obiettivi attuali, con solo l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e forse l’Iraq che hanno una qualche capacità di riserva, e con la Russia sottoposta a sanzioni, l’intero esercizio non è altro che un’operazione di facciata”, ha dichiarato Jeffrey Halley di Oanda.

Alle 11,00, il Brent è in ribasso di 0,81%, a 116,67 dollari al barile, mentre il greggio statunitense perde lo 0,91%, a 115,87 dollari al barile.

Sebbene il Brent sia in calo per la settimana, il greggio statunitense è in corsa per il sesto guadagno settimanale a causa della scarsità dell’offerta americana, che ha spinto a parlare di limitazioni all’esportazione di carburante o di una tassa per i produttori di petrolio e gas. 

Il rapporto settimanale sulle scorte di greggio negli Usa, pubblicato ieri, ha mostrato un calo di 5,1 milioni di barili, superiore al previsto. Diminuiscono anche le scorte di benzina, sottolineando la scarsità dell’offerta. 

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)

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