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Greggio in ribasso con dollaro più forte e prospettive domanda più debole

Da:
Reuters
Pubblicato: Jul 12, 2022, 11:23 UTC

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio perdono terreno a causa del dollaro forte e delle attese di un indebolimento della domanda dovuto ai lockdown in Cina, primo importatore mondiale di greggio, e ai timori di un rallentamento dell'economia globale

Una miniatura di barili di greggio davanti a un grafico

LONDRA (Reuters) – I prezzi del petrolio perdono terreno a causa del dollaro forte e delle attese di un indebolimento della domanda dovuto ai lockdown in Cina, primo importatore mondiale di greggio, e ai timori di un rallentamento dell’economia globale

Alle 12,10 futures del Brent perdono il 2,26%, a 104,69 dollari a barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense scende a quota 101,36 dollari al barile, in ribasso di  2,72%. 

L’euro è in calo, scambiando vicino alla parità con il dollaro, e i mercati azionari sono in ribasso, con la prospettiva di un ulteriore inasprimento delle banche centrali e i timori per la salute delle economie mondiali che hanno innervosito gli investitori. 

Un apprezzamento del dollaro di solito pesa sui prezzi del petrolio perché rende il prodotto più costoso per i detentori di altre valute

Diverse città cinesi hanno introdotto nuove limitazioni contro il Covid-19, dal blocco delle attività commerciali ai lockdown, per contenere i nuovi focolai dovuti alla comparsa nel paese della sottovariante BA.5.2.1, altamente infettiva.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden si impegnerà per una maggiore produzione di petrolio da parte dell’Opec quando incontrerà i leader dei paesi del Golfo in Arabia Saudita questa settimana, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan. 

La capacità di riserva all’interno dell’Opec si sta esaurendo, con la maggior parte dei produttori che stanno pompando al massimo della loro capacità.

Il Segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen si trova invece in Asia per discutere le modalità di un ulteriore rafforzamento delle sanzioni contro Mosca, tra cui un possibile tetto massimo al prezzo del petrolio russo per limitare i utili del Paese e contribuire ad abbassare i prezzi dell’energia.

Il direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, Fatih Birol, ha detto che qualsiasi tetto ai prezzi del petrolio russo dovrebbe includere i prodotti raffinati.

“La mia speranza è che la proposta, importante per minimizzare l’effetto sulle economie di tutto il mondo, venga accolta da diversi paesi”, ha detto Birol a Reuters in un’intervista a margine del Sydney Energy Forum.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Andrea Mandalà)

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