MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha aperto un'inchiesta con le ipotesi di reato di diffamazione e manipolazione del mercato in seguito a un esposto del Cda di Generali contro una presunta campagna di delegittimazione del board.
MILANO (Reuters) – La procura di Milano ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di reato di diffamazione e manipolazione del mercato in seguito a un esposto del Cda di Generali contro una presunta campagna di delegittimazione del board.
Lo ha riferito una fonte a diretta conoscenza del dossier, confermando quanto riportato oggi dal quotidiano La Stampa.
L’inchiesta è al momento senza indagati, ha precisato la fonte.
L’esposto del Cda, conferma la fonte, punta il dito su due interviste: quella rilasciata da Luciano Cirinà il 13 aprile alla Stampa e quella di Francesco Gaetano Caltagirone al Sole 24 ore il 25 marzo.
All’epoca dell’intervista Caltagirone non faceva più parte del board di Generali, che aveva lasciato polemicamente a gennaio. Aveva quindi lavorato a una propria lista di candidati per il rinnovo del Cda, indicando l’ex manager di Generali Cirinà come Ceo.
Nell’assemblea di aprile ha vinto la lista proposta dal Cda uscente ed è stato quindi confermato Philippe Donnet alla guida del gruppo.
Entrato comunque con tre posti in consiglio, alcuni giorni fa Caltagirone si è dimesso dal board senza dare spiegazioni.
No comment di Generali, mentre non è stato possibile al momento avere un commento da Cirinà e Caltagirone.
(Emilio Parodi, in redazione Claudia Cristoferi, editing Cristina Carlevaro)
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