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Covid, valutare richiami vaccino per tutti gli adulti – Agenzia sanità Ue

Da:
Reuters
Aggiornato: Nov 24, 2021, 11:27 UTC

BRUXELLES (Reuters) - La somministrazione delle dosi di richiamo dei vaccini anti-covid andrebbe presa in considerazione per tutta la popolazione adulta, con priorità per gli over 40.

CureVac's experimental COVID-19 vaccine is given to a volunteer in clinical trials

BRUXELLES (Reuters) – La somministrazione delle dosi di richiamo dei vaccini anti-covid andrebbe presa in considerazione per tutta la popolazione adulta, con priorità per gli over 40.

Lo ha affermato da Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), segnando così un cambio di rotta della guidance dell’Agenzia.

Le raccomandazioni dell’Ecdc non sono vincolanti per i governi Ue, ma vengono utilizzate per prendere decisioni in materia di sanità pubblica.

“I richiami dovrebbero essere presi in considerazione nel caso di tutti gli individui adulti, con priorità per i soggetti con più di 40 anni”, afferma Ammon in un video registrato, sottolineando che le dosi andrebbero somministrate sei mesi dopo il completamento del primo ciclo vaccinale.

Nell’ambito delle indicazioni pubblicate a settembre insieme all’Agenzia europea del farmaco (Ema), l’Ecdc aveva detto che non c’è necessità urgente di somministrare dosi di richiamo alla generale popolazione adulta che abbia completato il ciclo vaccinale, ma aveva aggiunto che l’inoculazione di dosi aggiuntive andava presa in considerazione nel caso degli immunodepressi o in via preventiva per gli anziani, più fragili di fronte al virus.

“Le informazioni disponibili che provengono da Israele e Regno Unito mostrano un aumento significativo della protezione contro il contagio e lo sviluppo di una forma grave della malattia nel breve periodo in seguito alla somministrazione dei richiamo in tutte le fasce di età”, si legge in un report dell’Ecdc pubblicato oggi.

Il dossier raccomanda di somministrare i booster a tutti gli adulti con priorità “per i soggetti dai quarant’anni in su”.

Si prevede che la Commissione europea prenderà in considerazione le raccomandazioni dell’agenzia quando nei prossimi giorni proporrà modifiche all’utilizzo della certificazione Covid, secondo alcuni funzionari.

Molti Paesi del blocco hanno già avviato la somministrazione delle dosi aggiuntive alla popolazione, ma utilizzano criteri diversi per selezionare i gruppi che hanno la priorità e prevedono intervalli differenti tra il completamento del ciclo primario e la somministrazione dei richiami.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)

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