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Cina, città estendono restrizioni anti-Covid con milioni di persone in isolamento

Da:
Reuters
Pubblicato: Aug 11, 2022, 08:23 UTC

PECHINO (Reuters) - Diverse città cinesi colpite dal Covid-19, da Est a Ovest, hanno imposto nuovi lockdown e restrizioni alla popolazione per contenere i focolai che stanno nuovamente minacciando di sconvolgere le economie locali.

Funzionari di pubblica sicurezza cinese, nella città di Qionghai, nella provincia di Hainan

PECHINO (Reuters) – Diverse città cinesi colpite dal Covid-19, da Est a Ovest, hanno imposto nuovi lockdown e restrizioni alla popolazione per contenere i focolai che stanno nuovamente minacciando di sconvolgere le economie locali. 

La limitazione degli spostamenti non necessari per alcuni giorni – un tipo di lockdown più soft – attuata non appena emergono decine di nuovi casi è una pratica chiave della strategia cinese contro il covid, denominata “zero dinamico”. L’obiettivo è quello di evitare le chiusure prolungate visti a Shanghai e Wuhan.

L’incertezza sulla durata di questi lockdown più contenuti – dovuta al fatto che l’alta contagiosità di Omicron rende più difficile eliminare i focolai – ha danneggiato la fiducia delle imprese e ha reso le persone meno propense a viaggiare. 

Yiwu, un hub produttivo nell’est del paese, ha dichiarato oggi che per tre giorni attuerà una “gestione silenziosa”, vietando alla maggior parte dei residenti di uscire dalle aree designate e impedendo ad alcuni di uscire dalla propria abitazione. 

Gli 1,9 milioni di abitanti di Yiwu si aggiungono a milioni di altre persone in diverse città, i cui movimenti sono limitati in gran parte ai loro quartieri di residenza, a meno che non debbano uscire per effettuare dei tamponi Covid, fare la spesa o recarsi presso un ospedale. 

Le aziende i cui dipendenti possono lavorare senza entrare a contatto con altre persone, sono ancora autorizzate a proseguire la propria attività, mentre tutti i luoghi pubblici di Yiwu – tranne gli ospedali e altri luoghi che offrono servizi essenziali- dovranno essere chiusi per tre giorni.

Nella regione occidentale cinese dello Xinjiang, tre città dell’area di Aksu hanno permesso da oggi ai lavoratori di uscire di casa per recarsi al lavoro, mentre i movimenti di tutte le altre persone sono stati limitati agli spostamenti necessari. Non è chiaro quando le misure saranno revocate.

I quartieri chiave della capitale dello Xinjiang, Urumqi, sono stati chiusi per cinque giorni a partire da ieri. 

I focolai in Hainan e nel Tibet, importanti mete turistiche, con le città interessate che sono state sottoposte a lockdown.

La Cina continentale ha registrato, il 10 agosto, 1.993 nuovi casi di coronavirus trasmessi a livello nazionale – 614 sintomatici e 1.379 asintomatici – ha reso noto oggi la Commissione nazionale per la salute.

Non ci sono stati nuovi decessi, mantenendo il numero delle vittime a 5.226. Al 10 agosto, la Cina ha confermato 232.809 casi sintomatici, contando insieme quelli trasmessi localmente e quelli registrati tra chi entra nel Paese.

Pechino ha riportato due casi locali il 9 agosto, mentre il centro finanziario Shanghai e l’hub tecnologico meridionale Shenzhen non hanno riportato nuove infezioni. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Francesca Piscioneri)

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