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Borse Europa in ribasso su timori di carenza forniture energetiche

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Reuters
Aggiornato: Jul 12, 2022, 10:08 UTC

(Reuters) - Le borse europee perdono terreno per la seconda seduta consecutiva, colpite dai timori di una crisi degli approvvigionamenti energetici, mentre l'aumento dei casi di Covid-19 in Cina ha alimentato la preoccupazione di una recessione globale.

Panorama della borsa di Francoforte

(Reuters) – Le borse europee perdono terreno per la seconda seduta consecutiva, colpite dai timori di una crisi degli approvvigionamenti energetici, mentre l’aumento dei casi di Covid-19 in Cina ha alimentato la preoccupazione di una recessione globale.

L’indice paneuropeo STOXX 600 scivola dello 0,3%, con il settore healthcare, il tech e il lusso in forte calo. Il settore immobiliare perde l’1,2%.

Dominano i timori che la chiusura per manutenzione del gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania possa essere prolungata a causa della guerra tra Russia e Ucraina, con ripercussioni sulle forniture energetiche della regione. 

I prezzi del gas in Europa resterebbero più alti più a lungo, aggiungendosi all’inflazione della zona euro già su massimi record e aumentando la pressione sulla Banca centrale europea, da cui ci si attende un aumento dei tassi di interesse di almeno 25 punti base questo mese.

Il settore minerario cede lo 0,6% in seguito all’imposizione da parte di diverse città cinesi di nuove restrizioni contro il Covid-19 per contenere le nuove infezioni, in quello che potrebbe essere una nuova battuta d’arresto per la crescita economica della seconda economia mondiale e del principale consumatore di metalli. 

Negli Stati Uniti si attendono domani i dati sull’inflazione di giugno, che potrebbero rafforzare le aspettative per un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base questo mese.

Il settore petrolifero è in leggero rialzo nonostante il calo dei prezzi del greggio. “L’energia rimane ancora una popolare copertura contro l’incertezza geopolitica”, si legge in una nota di Ubs.

Il gigante dell’energia EDF balza del 5,8%, dopo che alcune fonti hanno riferito che il governo francese è pronto a pagare più di 8 miliardi di euro per riportare la società sotto il pieno controllo dello Stato.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)

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