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Borsa Milano non riesce rimbalzo, di nuovo in rosso in seduta volatile, giù Amplifon

Da:
Reuters
Aggiornato: Jun 14, 2022, 12:07 UTC

MILANO (Reuters) - E' durato lo spazio di alcune ore l'illusione di un recupero dei mercati. Torna la lettera sulle Borse, e anche Milano gira in territorio negativo, proseguendo il filone ribassista che dura da sei sedute consecutive.

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – E’ durato lo spazio di alcune ore l’illusione di un recupero dei mercati. Torna la lettera sulle Borse, e anche Milano gira in territorio negativo, proseguendo il filone ribassista che dura da sei sedute consecutive.

Troppe le incertezze legate al cambio di passo della Bce, dopo l’annuncio giovedì scorso di porre fine alla politica di espansione monetaria che ha innescato il forte ribasso dei mercati a livello europeo.

“Piazza Affari perde più delle altre borse, ma viene giù anche il Dax. Noi siamo l’anello debole in Europa. C’è poco denaro in giro da investire”, sottolinea un trader.

Restano positivi i futures Usa anche se il rialzo si sta assottigliando in vista dell’avvio dei mercati nel pomeriggio. Stamani hanno chiuso in profondo rosso anche le piazze asiatiche.

Intanto lo spread sul debito Italia-Germania ha superato i 250 punti, il rendimento del Btp decennale è ben sopra il 4%.

Intorno alle 12,35 l’indice FTSE Mib arretra dell’1,1% dopo che in avvio di seduta l’indice è arrivato a guadagnare fino all’1,1%. Volumi che non raggiungono quota 800 milioni di euro.

La seduta è comunque soggetta a forte volatilità nella settimana che si concluderà con le scadenze tecniche di venerdì.

Tra i titoli in evidenza:

Le banche bruciano tutto il rialzo e tornano a scendere, sempre penalizzate dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato: l’indice arretra dello 0,6%, facendo peggio dell’indice europeo che sale dello 0,7%.

Ancora debole Bper (-3,8%) molto venduta nelle ultime due sedute a valle del piano industriale, nonostante target di redditività e remunerazioni in linea o superiori alle attese.

Fra le big Unicredit mantiene un flebile rialzo dello 0,15%, mentre Intesa Sanpaolo cede lo 0,6%. Banco Bpm perde il 2,2% e Mps lo 0,14%.

Nel settore oil, molto volatile Saipem che mantiene un rialzo dell’1,6% dopo avere toccato punte a +8%. Il titolo viene da cinque sedute negative consecutive in cui ha perso più del 26%. Da ieri è operativo il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio nel rapporto di una nuova azione ogni 10 azioni possedute, in vista dell’aumento di capitale che ha fatto scattare forti vendite sulle azioni. “A trainare il titolo oggi è oltre al forte ipervenduto sulle azioni anche l’annuncio dell’MoU con Trevi nel settore eolico che è coerente con il piano strategico al 2025”, osserva un trader.

Trevi Finanziaria balza del 3,9% proprio in virtù di questo annuncio che prevede la collaborazione per lo sviluppo congiunto di un progetto di due sistemi di trivellazione per fori di fondazione di grande diametro destinato ai parchi eolici.

Negativa anche oggi Nexi, in flessione del 2,9% con nuovi minimi storici a 7,21 euro. Il titolo non riesce a trovare beneficio dall’annuncio odierno della vendita a Euronext di una componente tecnologica Capital Markets per 57 milioni di euro.

In forte calo Amplifon, peggiore titolo del listino con un ribasso del 5,5%, che risente dei multipli elevati con cui la rivale danese Demant ha portato a termine l’acquisizione in Cina della totalità del capitale di ShengWang, come sottolinea il broker Equita.

Pesante anche Saras che cede il 5,5% dopo i recenti rialzi dovuti alla crescita dei margini di raffinazione.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)

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