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Borsa Milano calo in attesa dati lavoro Usa, deboli banche, forte Leonardo

Da:
Reuters
Pubblicato: Jun 3, 2022, 11:09 UTC

MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in moderato calo in un contesto di mercato che rimane in cauta attesa dell'importante dato mensile sull'occupazione Usa da cui potrebbero emergere indicazioni sulle prossime mosse della Fed.

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – Piazza Affari è in moderato calo in un contesto di mercato che rimane in cauta attesa dell’importante dato mensile sull’occupazione Usa da cui potrebbero emergere indicazioni sulle prossime mosse della Fed.

In una giornata dagli scambi ridotti, con Londra che continua a restare chiusa per la festività del Giubileo della Regina, l’attenzione degli operatori è sempre orientata alle misure di restringimento della politica monetaria mentre si avvicina il meeting della Bce della settimana prossima.

“I flussi sono veramente scarsi, ci sono pochi operatori oggi. Piazza Affari è più indietro delle altre borse europee a causa della debolezza dei bancari, ma non ci sono vere motivazioni sottostanti, piuttosto qualche movimento tecnico”, commenta un trader.

Indicazioni poco incoraggianti per l’ultima seduta della settimana arrivano da Wall Street dove i futures sugli indici indicano un avvio in calo.

Intorno alle 12,40 l’indice FTSE Mib perde lo 0,47%. Volumi fiacchi, sotto i 500 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In evidenza Leonardo, in rialzo del 2,2% spinta dalle attese della cessione di Oto Melara. Secondo fonti Reuters, la tedesca Rheinmetall ha formalizzato un’offerta non vincolante per il 49% per la storica produttrice di artiglieria e mezzi corazzati con la possibilità in futuro di rilevare un ulteriore 2% e diventare azionista di maggioranza. Gli analisti al momento ragionano sulle possibili valutazione e tempistiche del potenziale deal che necessita dell’avallo del governo che può ricorrere al golden power nelle operazioni in settori strategici.

Sul fronte opposto Tenaris perde circa il 2% dopo la notizia sull’accordo, con un pagamento di oltre 78 milioni di dollari, con la Sec degli Stati Uniti per chiudere l’indagine sulle presunte tangenti per ottenere commesse da Petrobras. Secondo Equita, tuttavia, “l’impatto quantitativo del cash-out è molto limitato (sotto lo 0,5% della capitalizzazione di mercato), ed elimina un potenziale rischio sul titolo”

Il settore bancario prosegue la sua correzione con l’indice del comparto che si appresta a chiudere la settimana con un calo del 2% circa dopo la forte UniCredit della precedente settimana. I realizzi si concentrano su BPER in calo del 2,3% ad una settimana alla presentazione del nuovo piano industriale. Banco Bpm cede l’1,5%, mentre sono sotto la parità le big Intesa e UNICREDIT

Debolezza sull’automotive con STELLANTIS in discesa dell’1,4% su realizzi nel giorno dell’udienza di patteggiamento con il dipartimento di Giustizia Usa sulla causa relativa alle emissioni diesel in Usa e che vede coinvolta la divisione statunitense di Fiat Chrysler Automobiles. In controtendenza Iveco sale dell’1,4%

Lievi rialzi nell’energia dopo la recente debolezza con Terna a +0,5% Snam a +0,2%. Tra i petroliferi ENI avanza dello 0,2% nonostante il calo dei prezzi del greggio all’indomani della decisione dell’Opec+ sull’aumento dei target di produzione superiore alle attese.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)

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