Bce alza tassi di 50 pb, promette nuova analoga stretta in marzo
FRANCOFORTE (Reuters) – La Bce ha alzato i tassi per la quinta volta consecutiva, segnalando un’altra stretta da mezzo punto percentuale per il meeting di metà del mese prossimo, proseguendo nel percorso di stretta monetaria e prendendo le distanze da Fed e BoE.
Francoforte ha varato un aumento dei tassi da 50 punti base nella speranza di contrastare un’inflazione della zona euro ancora su livelli molto elevati.
Nel primo meeting dell’anno, la Bce ha portato i tassi sui depositi a 2,5% da 2%, come promesso in dicembre. Tuttavia non ha seguito le orme della Federal Reserve nel parlare apertamente di un rallentamento della stretta monetaria.
“Il consiglio manterrà la linea continuando ad alzare i tassi a un ritmo costante e significativo”, scrive Francoforte nel comunicato.
“Il consiglio intende aumentare i tassi di altri 50 punti base nella prossima riunione a marzo e valuterà quindi il successivo percorso di politica monetaria”, ha aggiunto.
Nelle ultime settimane i banchieri centrali sono stati sempre più divisi in merito alle prospettive sui tassi, in quanto i dati in arrivo erano ambigui e potevano supportare sia la tesi di un rialzo dei tassi più rapido, che di uno più lento.
L’inflazione sottostante, un indicatore chiave della durata della crescita dei prezzi, rimane bloccata ai massimi di molti decenni e la crescita dei salari, un’altra componente chiave dell’inflazione a lungo termine, sta chiaramente accelerando.
Anche il mercato del lavoro è saturo, con il tasso di disoccupazione ai minimi storici.
Il segnale di ieri di un rallentamento da parte della Fed, che ha iniziato ad alzare i tassi prima, suggerisce che la finestra utile per la Bce potrebbe iniziare a chiudersi prima del previsto.
Finora i mercati hanno accettato questa tesi ‘hawkish’, soprattutto perché la voce dei banchieri centrali conservatori è stata in netta maggioranza per gran parte dello scorso anno.
Dopo la mossa di oggi, i mercati stanno ancora valutando un altro aumento dei tassi di un punto percentuale, che porterebbe il tasso di deposito ai massimi da oltre due decenni.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sara Rossi)