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Una Finestra sull’Europa: Termina il Rimbalzo delle Borse. l’OPEC Taglierà Ancora la Produzione?

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Mar 6, 2020, 06:24 UTC

Nella sessione di ieri i principali listini in Europa hanno interrotto il loro rimbalzo, nonostante le misure annunciate contro il Coronavirus. Una settimana molto calda per i mercati volge al termine e oggi si attende l'esito della riunione dell'OPEC.

variante delta

Con l’andamento negativo di Wall Street, si è spezzata ieri la curva positiva per le borse europee, che tornano in rosso.

Piazza Affari ha chiuso in negativo nonostante le informazioni su una manovra economica imponente per contrastare gli effetti del Coronavirus: si parla di 7,5 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese.

Sulla scia delle cattive performances europee e della borsa di Milano, lo spread è tornato a crescere intorno ai 175 punti base, con un rialzo di circa 10 punti dalla sessione precedente.

Nuovo taglio della produzione dopo la riunione dell’OPEC?

Secondo alcune fonti, nella prima giornata di riunione a Vienna i ministri dell’Opec avrebbero già concordato di ridurre la produzione di greggio di circa 1,5 milioni di barili al giorno come risposta all’emergenza Coronavirus.

Sempre secondo le indiscrezioni di queste ore, nel corso della riunione la Russia ha respinto nettamente il taglio della produzione.

Resta comunque da attendere ancora qualche ora prima di conoscere le disposizioni che, come sempre, verranno rese note con un apposito comunicato stampa.

La notizia ha permesso al petrolio Wti di compiere un lieve rialzo, fermandosi adesso a quota 47 dollari al barile, mentre il Future per il Brent a Maggio 2020 è in crescita a 50,9 dollari la barile.

I principali indici dell’Eurozona

Come sopra anticipato, Piazza Affari ha interrotto il suo rimbalzo ed è tornata a scendere del -1,78% a quota 21.554 punti.

Continuano a pesare sull’indice i listini del settore bancario, con Ubi Banca e Unipol in calo, rispettivamente, del -5,8% e del -5%. Male anche il settore delle utilities che nella seduta precedente aveva contribuito alla chiusura positiva di Milano.

Nel resto d’Europa, il CAC 40 francese termina bruscamente la sua corsa e scende del -1,90%, in caduta libera per l’intera sessione, mentre il DAX 30 tedesco ha perso il -1,51%, recuperando sul finale.

Il FTSE 100 di Londra e l’Ibex-35 di Madrid perdono rispettivamente il -1,62% e il -2,55%.

Si può dunque affermare che per il momento le dichiarazioni delle principali banche mondiali (e della BCE in primis) sulle misure a sostegno dell’economia  globale non abbiano sortito gli effetti sperati, con gli investitori ancora pronti a vendere nella maggior parte dei settori.

La risposta degli USA al Coronavirus

Dopo il taglio dei tassi d’interesse dello 0,5%, ieri il Congresso degli Stati Uniti ha varato un pacchetto d’interventi da 8 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza sanitaria.

Nel frattempo, l’euro ha ricominciato ad apprezzarsi sul dollaro USA, che si è indebolito rispetto a diverse altre valute a causa della decisione della Fed.

Quanto al prezzo dell’oro, questo è scambiato ancora al rialzo proprio a causa dell’andamento del dollaro, nonostante i dati riportati sulle riserve delle principali banche mondiali.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Al termine di una settimana molto calda per i mercati globali a causa dell’accelerazione del Coronavirus in Europa, gli esiti della riunione dell’Opec avranno sicuramente un impatto fondamentale sui prezzi del petrolio e non solo. L’incognita resta però rappresentata dalla posizione della Russia.

Oggi si attendono i dati sulle vendite al dettaglio in Italia e il discorso di Balz della Bundesbank. Domani, invece, la Cina rivelerà i suoi dati sulla bilancia commerciale per il mese di Febbraio.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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