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Una Finestra sull’Europa: Piazza Affari Soffre con le Vendite allo Scoperto

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: May 20, 2020, 05:14 UTC

Piazza Affari ieri ha pagato la riapertura delle vendite allo scoperto da parte della Consob, riducendo il vantaggio di lunedì. Meglio tutti gli altri indici europei.

piazza affari

Nonostante l’iniziativa sui Recovery Fund da parte di Germania e Francia e l’ottimismo sui vaccini contro il Coronavirus, ieri Piazza Affari ha chiuso in territorio negativo, riducendo parte dei guadagni del giorno prima.

A pesare sono state le vendite allo scoperto, che l’ESMA aveva bloccato a Marzo e che ha deciso adesso di liberare senza alcuna proroga del ban per Italia, Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna.

Lo spread BTP/Bund ha invece continuato a riassorbirsi, scendendo a quota 214 punti.

In tal senso, ieri è ripresa l’asta riservata al comparto retail, che ha superato anche ieri i 4 miliardi di euro, portando il totale a 8 miliardi. Oggi sarà un’altra giornata dedicata interamente ai risparmiatori e quella di domani, 21 Maggio, sarà la seduta conclusiva dedicata agli investitori istituzionali.

L’andamento del petrolio e dell’oro

Sebbene sia ancora elevato il rischio di nuovi lockdown in Europa e nel mondo a causa dell’epidemia di Coronavirus, e nonostante il picco di contagi in numerosi Paesi produttori, il petrolio sta continuando a crescere con il Wti ieri sera sopra i 32,3 dollari al barile.

Bene anche il Brent, che in serata ha sofferto una lieve contrazione restando comunque vicino ai 35 dollari al barile.

Nonostante ciò, secondo la U.S. Energy Information Administration la produzione statunitense potrebbe crollare a Giugno di circa 7,822 milioni di barili al giorno, ai minimi di Agosto 2018.

A ciò si affiancano le stime su un recupero della domanda solo graduale, dal momento che nel mondo permangono ancora diverse restrizioni agli spostamenti. Secondo l’Eurasia Group, infatti, prevale attualmente sul fronte della domanda una certa cautela, dovuto al rischio di una recessione globale e all’esplodere dell’epidemia anche nei mercati emergenti in Sudamerica e Africa.

Sempre nella tarda serata di ieri, l’oro si è invece portato in lieve crescita sfiorando quota 1.750 dollari l’oncia.

Attualmente, il metallo prezioso sembrerebbe essersi consolidato sotto la soglia di resistenza di 1765 dollari, con una volatilità intorno ai 1715 dollari, che continua a ridursi ai minimi dall’inizio dell’epidemia in occidente.

Piazza Affari paga le vendite allo scoperto

Come accennato, il Ftse MIB di Piazza Affari ha pagato il prezzo della riapertura delle vendite allo scoperto, con un calo del -2,11% causato dal forte sell-of.

Simile l’andamento dell’Ibex-35 che ha chiuso in calo del -2,5% a quota 6600 punti.

A Francoforte, il DAX30 ha invece strappato nel finale un pareggio (+0,15%) mentre il CAC40 di Parigi ha limitato le perdite chiudendo in rosso del -0,89%.

Il Calendario Economico per l’Europa

Oggi sarà un’altra giornata piena di appuntamenti per l’Europa, con i dati sulle partite correnti, gli indici dei prezzi al consumo e gli indici HICP al netto di alimentari e prodotti energetici.

Nel pomeriggio, inoltre, saranno fornite le rilevazioni di Maggio sulla fiducia dei consumatori, che si attende in linea con i valori di Aprile.

Sempre oggi, si attende anche l’indice dei prezzi alla produzione in Germania e le aste dei BTAN francesi e dei Bund tedeschi.

Giovedì nessun evento rilevante per l’Unione Europea, ad eccezione delle aste delle obbligazioni spagnole con scadenza 3, 5 e 10 anni.

In Gran Bretagna si attenderanno invece diversi market movers, come l’indice PMI composito e dei direttori degli acquisti.

Venerdì, si attende invece in mattinata l’indice PMI manifatturiero e l’indice dei direttori agli acquisti del settore servizi in Europa.

In Gran Bretagna verranno pubblicati i dati sui prestiti al settore pubblico e sulle vendite al dettaglio nel mese di Aprile, che potrebbero essersi contratte fino al -15% o anche al -20%.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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