Pubblicita'
Pubblicita'

Una Finestra sull’Europa: Petrolio in netta Contrazione, Pesano le Stime della Fed

Da:
Alberto Ferrante

Il petrolio ieri ha subito una forte contrazione che sembra proseguire questa mattina. Male anche le borse europee nella giornata di ieri.

petrolio

Una giornata da dimenticare ieri per il greggio e le borse europee. Dopo la conferenza stampa della Fed, l’Europa si è svegliata in rosso a causa delle stime su una ripresa più lenta del previsto.

Per tutta la seduta, i mercati azionari sono rimaste a terra con cali molto vicini al -5% e anche il petrolio si è fortemente indebolito. In serata, infatti, il greggio ha subito contrazioni intorno al -10%.

Stabile invece l’oro, sopra i 1725 dollari l’oncia, mentre la coppia euro/dollaro si trova ancora a 1,13.

La settimana si chiude quest’oggi con i dati sulla produzione industriale in Europa e con il vertice dei Ministri delle Finanze.

Si attenderà anche il tasso di disoccupazione italiano e diversi dati dal Regno Unito, come il PIL e la produzione industriale e manifatturiera, oltre alla bilancia commerciale.

Crolla la produzione industriale italiana nei principali comparti

I dati dell’Istat hanno rivelato ieri un crollo diffuso e generalizzato della produzione industriale ad Aprile, che ha raggiunto il -74% per la fabbricazione di mezzi di trasporto e il -80,5% per il tessile e l’abbigliamento.

In generale, si sono verificate forti flessioni tendenziali sui principali comparti, ad eccezione del settore farmaceutico.

Il settore più penalizzato resta comunque quello dell’automotive, con un crollo del -98,4% su base annuale a causa della chiusura ad Aprile.

A tal proposito, Gianmarco Giorda, il Direttore di Anfia, ha evidenziato che per una solida ripresa occorrerà sbloccare la domanda con incentivi al rinnovo del parco in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione della mobilità.

Petrolio perde il -10%

Dopo le parole del Presidente Powell della Fed, i dati dell’EIA statunitense sulle scorte di greggio USA ancora in aumento e l’incremento dei contagi in alcune aree degli Stati Uniti, il petrolio ha iniziato a perdere terreno.

Già negli scorsi giorni si era assistito a un’inversione di marcia per il greggio, ma nella giornata di ieri, come sopra riportato, il petrolio ha subito una forte contrazione e attualmente, alle 8:15 del mattino, il greggio Wti è scambiato a 35,62 dollari e il Brent Crude a 37,90 dollari al barile.

Il calo del 10% non stupisce dopo le stime e le valutazioni di Goldman Sachs che prevedeva una contrazione anche fino al -20%. Se si riuscirà a evitare nuovi lockdown grazie a efficienti misure di contenimento, comunque, c’è chi ritiene che già a breve le scorte dovrebbero iniziare a smaltirsi riflettendo l’incremento dei consumi.

I principali indici europei

Ieri il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso la sua seduta con un crollo del -4,81%, ripiombando a 18.800 punti.

A Milano hanno arrancato particolarmente Cnh Industrial, Atlantia e Fiat Chrysler.

Calo simile per tutti gli altri indici europei, che non hanno tentato una seppur minima ripresa per l’intera giornata.

Il CAC40 di Parigi e il DAX30 di Francoforte hanno infatti chiuso in netto calo, del -4,71% e -4,47% rispettivamente, mentre l‘Ibex-35 di Madrid ha sfondato la soglia del -5%.

Lo spread BTp/Bund è invece rimasto pressoché stabile a quota 189 punti, con il rendimento del decennale benchmark italiano all’1,48% contro i 1,55% del giorno precedente.

Per un’occhiata a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'