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Una Finestra sull’Europa: Milano è Ancora la Migliore. Oggi i Dati sul Settore delle Costruzioni in UE

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Feb 17, 2020, 07:18 UTC

Nonostante la chiusura della fine della settimana scorsa, Milano è ancora la migliore borsa in Europa per variazione percentuale positiva, da inizio anno. Nella prima parte di questa nuova settimana, i protagonisti saranno per l'Europa il Construction Output e l'Economic Sentiment di ZEW.

Banca Centrale Europea

La scorsa settimana si è conclusa con le borse in lieve difficoltà, dopo alcuni giorni di chiusure in territorio positivo. Piazza Affari resta comunque in queste settimane la migliore in Europa, con una crescita del 5,7% da inizio anno.

Nella giornata di Venerdì tutte le borse europee hanno accusato il grave colpo proveniente dalla Germania: il PIL tedesco a crescita piatta nell’ultimo trimestre e in aumento solo dello 0,4% su base annua, insieme ai rischi per la produzione industriale provenienti dal Coronavirus, hanno infatti rallentato la corsa europea.

Del resto, nonostante tutto, a tirare i fili dei mercati è ancora il virus cinese, che proprio nella fine della settimana è stato oggetto di nuove comunicazioni da parte del Governo Cinese, che ha annunciato oltre 1600 morti in Cina.

Dalla Banca Centrale cinese giunge anche una curiosa comunicazione sulle banconote: è stato infatti deciso di mettere in quarantena il denaro contante per 14 giorni, dopo averlo disinfettato.

Una delle prime vittime del Coronavirus è stata il petrolio, ma la possibilità di un taglio alla produzione da parte dell’Opec ha contribuito a restituire valore al greggio, con il Wti in crescita del 3% circa. In tal senso, si segnala che l’Iraq ha dichiarato che la sua produzione resta intorno ai 5 milioni di barili al giorno, grazie al surplus di Bassora.

I principali indici europei venerdì scorso

A fine sessione, venerdì scorso, il FTSE Mib ha chiuso con un lieve calo del -0,10%, causato principalmente dal ribasso del settore bancario, con UniCredit che cede l’1,01% e Fineco che ha chiuso al -0,046%, registrando la peggiore performance settimanale con un calo complessivo prossimo al 7%.

Ottime, invece, le performances di Unipol (+6,42%) e Nexi (+4,56%), che continua la sua ottima crescita trimestrale con una variazione percentuale positiva del 23,65% da inizio anno.

In lievissimo calo il DAX 30 (appena il -0,0089%), indice che la settimana scorsa ha risentito particolarmente dei dati tedeschi sulla produzione industriale. Chiusura poco felice anche per il CAC 40, del -0,39%, che ha mostrato un’andamento altalenante con due cali sostanziali lunedì e giovedì.

L’indice più penalizzato resta però quello di Londra: il FTSE 100 ha chiuso la settimana scorsa in calo dello 0,58% e continua a pagare l’incertezza derivante dalla Brexit.

Lo spread torna sopra i 130 punti

Contestualmente alla performance meno brillante di Piazza Affari, nella fine della settimana lo spread è risalito sopra i 130 punti, dopo un sensibile calo.

Si tratta comunque ancora di un valore ai minimi, parzialmente giustificato dalla più bassa percezione del rischio sul fronte politico, che per la verità si ripete già da alcune settimane.

L’interesse per i BTp è stato provato anche dal collocamento di titoli a 15 anni che ha registrato una domanda sicuramente superiore alle attese e dal collocamento di BTp a 3 anni con rendimenti negativi, come a Settembre scorso. Secondo alcuni analisti, ciò potrebbe essere giustificato dai timori per il Coronavirus e dalla conseguente scelta di investire sul reddito fisso.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Sarà una settimana ricca di appuntamenti rilevanti per l’economia dell’Eurozona e non solo, già dai primi giorni.

Partendo con la giornata di oggi, sono stati appena pubblicati i dati sulla produzione industriale e sul PIL giapponese, che hanno già abbattuto la borsa di Nikkei. Infatti, l’aumento dell’IVA ha portato alla contrazione più grave degli ultimi cinque anni, del -6,3% e ben oltre le attese degli analisti.

Tra poche ore si attende invece il Construction Output dell’Eurozona, che misura la produzione nel settore delle costruzioni. Il report è rilasciato da Eurostat e si riferisce sia al settore pubblico che a quello privato. Stamattina, si attende anche un discorso di Philip Richard Lane della BCE.

Domani, invece, gli occhi saranno puntati sul report ZEW dell’Economic Sentiment, che si prevede in crescita rispetto al valore precedente di 25,7. Invece, la Gran Bretagna rilascerà i dati sull’occupazione e sui salari.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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