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Una Finestra sull’Europa: indice Esi in Aumento, Petrolio Resiliente

Da:
Alberto Ferrante

L'indice Esi in crescita in tutta Europa ha spinto ieri le borse al rialzo, Milano inclusa. Oggi diversi market movers, anche per l'Italia

Cambio EUR/USD BCE

La settimana si è aperta ieri con un discreto rialzo delle borse europee grazie all’indice Esi, che ha coinvolto anche Milano.

Davide Iacovoni, capo della direzione del debito pubblico al Ministero dell’Economia, ha confermato le ipotesi su un grave crollo del  PIL, controbilanciato però da un rimbalzo nel 2021 che il Def prevede pari a oltre il 6%.

I valori di crescita del 2021 e degli anni successivi (tassi di crescita annuali nominali del PIL) saranno alla base del premio fedeltà del nuovo BTp Futura.

A tal proposito, lo spread BTp/Bund ha chiuso la seduta a 177 punti base, con il rendimento del decennale benchmark ancorato a quota 1,30%.

Infine, ieri il cambio euro-dollaro è rimasto ancora a quota 1,12, dopo un’impennata nel pomeriggio che si è però esaurita in poche ore.

I principali indici europei in crescita

Il FTSE MIB ha chiuso la seduta di ieri in solida crescita del +1,69% nonostante i timori sui contagi da Coronavirus a livello globale, fuori dall’UE.

A Piazza Affari, hanno trainato la crescita i titoli del comparto bancario, come Banco Bpm, Unicredit, Ubi Banca e Intesa Sanpaolo.

Il DAX30 di Francoforte ha chiuso invece in rialzo del +1,18% e l’Ibex-35 al +1,39%.

Più timida la performance del CAC40 parigino (+0,73%) che non è riuscito a superare i 5000 punti.

Torna in netta crescita l’indice Esi

Stando a quanto riportato dalla Commissione Europea, l’indicatore del sentimento economico (ESI) ha continuato la sua ripresa iniziata già a Maggio 2020.

L’indice ESI è cresciuto particolarmente in Francia, come ci si attendeva, per circa +9,4 punti, seguita da Spagna e Italia a +8,2 e dalla Germania (+6,6).

In crescita anche la fiducia del settore industriale (+5,8) e quella dei servizi (+8,0), che traggono vantaggio dalle aspettative sull’incremento della domanda.

Petrolio in lieve calo ieri, ma la ripresa è solida

Ieri il petrolio ha vissuto una seduta molto altalenante, ma in serata è tornato a riprendere quota con il greggio Wti a 39,8 dollari al barile e il Brent a 41,85 dollari.

L’oro è rimasto invece stabile a quota 1770 dollari l’oncia.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Oggi numerosi market movers: si attende in primo luogo l’indice dei prezzi all’importazione tedeschi e dei dati sulle spese dei consumatori francesi. La ripresa della Francia (che nelle scorse rilevazioni PMI ha mostrato un indice sopra i 50 punti) spinge a ritenere che il valore possa attestarsi intorno al 25% circa.

Inoltre, si conoscerà l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) anche per l’Italia e la Spagna e in generale per l’intera Unione Europea.

In mattinata, si terrà anche l’asta dei BTP italiani con scadenza a 5 e 10 anni.

Il mese di Luglio si aprirà domani con i dati sulle vendite al dettaglio in Germania e con i livelli di disoccupazione. A tal proposito, si ritiene che il tasso di disoccupazione tedesco possa essere salito al 6,5% a Giugno 2020.

Numerosi market movers anche oltreoceano, con i dati americani sulle scorte di petrolio greggio, che da tre settimane risultano di gran lunga superiori alle attese.

Giovedì 2 Luglio 2020 sarà invece una giornata meno ricca di novità, in cui l’attenzione sarà rivolta al tasso di disoccupazione italiano e spagnolo e dell’intera Eurozona.

Infine, la settimana si chiuderà Sabato con il discorso di Christine Lagarde, Presidente della BCE.

Per un’occhiata a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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