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Una Finestra sull’Europa: Cambio EUR/USD vicino a Quota 1,18. Oggi giornata Ricca di Appuntamenti

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Jul 30, 2020, 06:18 UTC

Il cambio EUR/USD si avvicina a quota 1,18 mentre le borse europee continuano a soffrire e non accennano a ridursi i contagi da Covid-19 negli USA.

cambio euro dollaro EUR/USD

Ancora una seduta di forte debolezza, ieri, per le borse europee, complici le attese sulle decisioni della Fed per rispondere all’impatto economico di una pandemia che non tende a rallentare negli USA, impattando anche sul cambio EUR/USD.

Al netto di Parigi, i principali indici europei hanno chiuso infatti in calo e lo spread BTp-Bund si è leggermente contratto a quota 149 punti base, con il rendimento ancora fermo all’1%.

Domani si attende la conclusione dell’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, che ha già abbondantemente superato la quota critica in assemblea del 66%.

Quello che si attende è un ammontare di adesioni pari o superiore al 90%, che in quest’ultimo caso prevederebbe l’obbligo di acquisto delle azioni rimanenti anche in contanti tra gli azionisti di Ubi che ne faranno richiesta.

Ancora deboli i principali indici europei

Dopo una serie di sedute caratterizzate da lievi ma costanti perdite, il FTSE MIB è sceso nuovamente a 19.880 punti, chiudendo la seduta di ieri in lieve rosso del -0,11%.

Discorso simile per l‘Ibex-35 di Madrid, a quota 7200 punti, che paga l’incremento dei contagi negli ultimi giorni e i timori sulla chiusura da parte di altri Paesi europei, che potrebbero causare uno scontro diplomatico con un impatto da non sottovalutare.

Male anche il DAX30 di Francoforte, in calo del -0,1%, mentre il solo indice in crescita è stato il CAC40 di Parigi (+0,60%).

In generale, in Italia e in Europa si sono mostrate particolarmente deboli le banche, dopo che la BCE ha esteso il divieto alla distribuzione di dividendi al mese di Gennaio 2021.

Aggiornamenti sul cambio EUR/USD

Il cambio EUR/USD si è andato rafforzando dopo il rialzo dell’euro sul biglietto verde. Attualmente, il cambio è intorno a quota 1,177 dollari e si avvicina al valore di 1,18 dollari, ai massimi da Settembre 2018.

In questo contesto molto delicato, risuona l’allarme di Goldman Sachs, che ha definito il dollaro una valuta ormai a rischio, che potrebbe perdere il suo status di riserva a livello mondiale.

Come riportano numerosi analisti, la debolezza del dollaro è da ricercare innanzitutto nei radicati timori degli investitori sulla capacità di ripresa, nel medio termine, dell’economia statunitense dopo i numerosi casi di contagio da Covid-19 che non accennano ad attenuarsi.

Continua a crescere invece il prezzo dell’oro, che dopo un breve stallo si è spinto vicino ai 1970 dollari, senza perdere di vista il target ormai prossimo dei 2000 dollari l’oncia.

In lieve aumento anche il petrolio, con il Wti scambiato ieri sera a 41,31 dollari al barile e il Brent a 43,78 dollari.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Quella di oggi sarà una giornata particolarmente ricca di market movers a livello europeo, con l’IPP francese e spagnolo e il livello di disoccupazione in Germania e in Italia.

La Germania rivelerà inoltre i dati sul PIL per il secondo trimestre dell’anno, che sicuramente influiranno sull’andamento delle borse europee.

Nella mattinata molti market movers anche a livello europeo, con il tasso di disoccupazione, le aspettative di inflazione dei consumatori e il sentiment dei settori industriale e dei servizi.

Infine, la settimana si chiuderà domani con il PIL francese aggiornato al secondo trimestre dell’anno e con alcuni dati dalla Germania, come l’indice dei prezzi all’importazione e le vendite al dettaglio.

Si conosceranno in giornata anche i dati sul PIL spagnolo e italiano al secondo trimestre e le vendite al dettaglio italiane, oltre al PIL dell’UE.

Per un’occhiata a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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