Prezzo Oro in una Fascia di Consolidamento che Limita i Tentativi Rialzisti

Il prezzo dell’oro si trova ancora in area di consolidamento intorno ai 1815 dollari l’oncia stamattina, non lontano dai valori della scorsa chiusura settimanale.

Il metallo prezioso, che ha recentemente avuto modo di estendere i rialzi sopra i 1800 dollari, rischia di rimanere confinato nuovamente all’interno di un’area di consolidamento tra i 1800 e i 1830/1850 dollari l’oncia anche per il corso dell’intera settimana.

Precisamente, stamattina alle ore 8:45, il prezzo dell’oro si trova esattamente a 1816,8 dollari l’oncia, in calo del -0,13%.

Previsioni sul prezzo dell’oro

Per il prezzo dell’oro, il livello critico al rialzo è rappresentato dalla resistenza intermedia di 1830 dollari l’oncia, ai massimi di questo mese.

Un superamento di questo valore permetterebbe all’oro, se trainato da dati macro rilevanti, di tentare il raggiungimento del livello successivo a 1850 dollari l’oncia e di uscire dall’area di consolidamento.

Ciò significherebbe l’inizio di un possibile break-out rialzista con obiettivi successivi a 1,1870, 1,1890 e 1,19.

Nel breve termine, a orizzonte settimanale, si ritiene però che fissare come target rialzista principale l’area di 1,1850 sia la scelta più prudente, vista la scarsa volatilità.

Per quanto concerne invece lo scenario ribassista, anche in questo caso le quotazioni delll’oro sarebbero “sbloccate” da un allontanamento dall’area di consolidamento attuale, a partire dal calo sotto i 1800 dollari.

Ciò significherebbe, per il prezzo dell’oro, ritracciare oltre i valori della settimana scorsa e annullare di fatto l’attuale recupero.

Sotto il livello di 1800 dollari, c’è spazio innanzitutto per un ritorno al supporto successivo di 1780 dollari l’oncia, ma la spinta ribassista potrebbe proseguire anche verso l’area di 1730/1750 dollari l’oncia.

Il calendario economico della settimana

Attenzione già quest’oggi all’indice ZEW sul sentiment dell’economia in Germania e dell’Eurozona.

Domani si conoscerà invece il tasso di inflazione in Germania, mentre giovedì i protagonisti assoluti saranno l’inflazione dell’Eurozona e gli incontri della BCE.

Dagli USA, come sempre occhi puntati alle richieste di sussidi di disoccupazione sul finire della settimana.

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