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Prezzi Petrolio Greggio: Quotazioni Verso i Minimi Degli Ultimi 5 Mesi

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Federico Dalla Bona
Aggiornato: Aug 3, 2022, 17:49 UTC

Il petrolio fallisce l'aggancio con quota $ 100 e l'Opec+ si fa beffe di Biden.

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I prezzi del future sul petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno raggiunto oggi pomeriggio nuovi minimi relativi a 91.82, riportandosi su valori che non si vedevano dal 14 luglio scorso, giorno in cui vennero registrati i minimi degli ultimi 5 mesi a 90.56.

Il petrolio ha quindi fallito il tentativo di riaggancio con la soglia psicologica dei 100 dollari, soglia attorno alla quale i prezzi oscillano ormai dal 5 luglio, in un contesto di massimi e minimi decrescenti che identifica l’attuale fase di trend ribassista. Quando sono le 17.37 CET di mercoledì 3 agosto, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza a settembre viene passato di mano a 92.50 dollari, in calo del -2.03% su base giornaliera.

L’Aumento dell’OPEC+ un’Offesa per Biden

I prezzi del greggio continueranno a salire, in un contesto di domanda in progressiva crescita e di forniture che rimarranno invece limitate.

E’ questa l’opinione espressa oggi da Scott Sheffield, a capo di una delle maggiori società americane di produzione di scisto. Sheffield, che ricopre il ruolo di amministratore delegato presso Pioneer Natural Resources, ha affermato in una teleconferenza con gli investitori che i prezzi del greggio quotato negli Usa sono destinati a rimanere sostenuti sopra i $ 100 al barile almeno per i prossimi cinque anni.

“Sono ancora molto ottimista sul fatto che il prezzo del petrolio continuerà a crescere”, ha detto Sheffield nel suo intervento rilanciato da Reuters. Proprio in questi giorni, i membri dell’OPEC+ hanno comunicato che la produzione di petrolio verrà aumentata di soli 100.000 barili al giorno a partire da settembre.

Per dare un’idea dell’esiguità dell’incremento stabilito, basti sapere che si tratta di una quantità di carburante che l’offerta globale è in grado di assorbire in soli 26 secondi.

Il mini-aumento è stato interpretato come un vero e proprio insulto verso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che di recente si era recato in Arabia Saudita proprio per persuadere il gruppo di produttori a pompare più petrolio, per reprimere i prezzi elevati dell’energia.

Quadro Tecnico per il Future Light Crude Oil

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo solo constatare come i prezzi siano stati ricacciati per ben due volte dalle resistenze aggiornate di quota 94.70/95.00 e soprattutto 96.25/96.50, nonostante l’ultimo tentativo di rottura rialzista si sia spinto fino a 96.57.

Attualmente è già attivo un target ribassista a 89.40/89.45, ma riteniamo che il raggiungimento del livello non sia sufficiente a soddisfare l’attuale pressione in vendita. Probabile, quindi, che si possano sviluppare ulteriori affondi fino a 86.60 entro la fine della settimana.

Lo scenario descritto verrebbe annullato dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 96.50.

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