Pubblicita'
Pubblicita'

Prezzi Petrolio Greggio: Euforia Forse Eccessiva Dopo I Dati Sul Calo Delle Scorte USA

Da:
Federico Dalla Bona
Aggiornato: Apr 14, 2021, 12:24 UTC

Per il greggio Il quadro tecnico evidenzia la probabilità di un test pieno delle resistenze di breve periodo,

greggio petrolio oro gas naturale

In questo articolo:

I prezzi del petrolio greggio WTI quotato al Nymex sono positivi al termine della mattinata, con le quotazioni che fanno registrare un +1.70% alle 12.20 CET, portando ad un +6.39% il recupero complessivo in atto dai minimi relativi del 5 Aprile.

Da quasi quattro settimane l’oscillazione rimane tuttavia contenuta entro il range di stabilizzazione delimitato al rialzo dall’area di resistenza posta fra 62,04/63,13 ed al ribasso dall’area di supporto a 57,25/58,20. Mentre scriviamo ancora non sono evidenti indicazioni di esaurimento a breve della spinta rialzista, per cui va considerato probabile un test pieno dell’area di resistenza già nel corso delle prossime 3-5 giornate.

Tra gli odierni fattori di spinta rialzista evidenziamo il dato fatto registrare dall’American Petroleum Institute (API) che, riportando un calo maggiore del previsto relativo alle scorte negli USA, ha fatto scattare la molla ai prezzi. Le scorte sono scese di 3,608 milioni di barili durante la settimana terminata il 9 aprile, a fronte di un calo previsto di 2,889 milioni di barili. Si tratta del terzo calo settimanale consecutivo nelle scorte di greggio degli Stati Uniti, indicatore di una ripresa dell’attività di raffinazione e quindi della domanda sottostante.

Anche l’OPEC ha rivisto al rialzo le sue previsioni per la crescita della domanda mondiale di petrolio nel suo rapporto mensile pubblicato martedì, affermando che “la ripresa tenderà a farsi più evidente verso la seconda metà del 2021”. La recente decisione del cartello petrolifero di annullare gradualmente i tagli alla produzione per far fronte all’aumento del fabbisogno energetico, insieme a prospettive di domanda più favorevoli, ha rafforzato il sentiment degli investitori.

Sempre martedì scorso il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha pubblicato dati sull’inflazione più forti del previsto, certificando il graduale ritorno dell’attività produttiva alla normalità. L’indice dei prezzi al consumo (IPC) complessivo è cresciuto del 2,6% su base annua, in gran parte a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia (+13,2%).

Dal lato della domanda, però, non sono solo rose e fiori. Si registra infatti un’altra ondata virale che sta colpendo l’India gettando un’ombra sulle prospettive di normalizzazione del gigante asiatico, terzo importatore mondiale di petrolio greggio. In Europa non va meglio: la necessaria pausa di riflessione chiesta per il vaccino Johnson & Johnson giunge subito dopo la straordinaria confusione creatasi attorno al vaccino Astrazeneca, tutti elementi che ostacolano la campagna di inoculazione nel continente.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

Il quadro tecnico evidenzia la probabilità di un test pieno delle resistenze di breve periodo, con prezzi che già ora proiettano possibili obiettivi a 62.90/63.10 e 64.20. Solo in seguito ci aspettiamo un ritorno della pressione ribassista, che consideriamo ancora dominante in prospettiva di medio periodo (=1-2 mesi). Gli obiettivi di tendenza a 55.30 e 52.30 verrebbero rivisti, assieme a tutto lo scenario, solo in caso di rottura rialzista di quota 64.20.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'