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Prezzi Petrolio Greggio: Ancora Nuovi Massimi Mentre Russia e Sauditi Rinnegano Parigi

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Jun 4, 2021, 17:29 UTC

I due maxi-produttori di greggio si rimangiano il loro l'impegno sul clima.

petrolio

In questo articolo:

I prezzi del Petrolio Greggio quotato al Nymex si avviano a concludere la quinta sessione giornaliera consecutiva con “candela bianca”, ossia con prezzi di chiusura superiori a quelli dell’apertura. Alle 18.55 CET il future scad.07/21 evidenzia una performance del +0.89% ed in corso di seduta sono stati raggiunti i nuovi massimi dell’anno, su livelli che non si vedevano dal 22 ottobre 2018. Il singolo braccio rialzista che si è avviato il 21 maggio scorso ha raggiunto un’estensione del 13.32% in 11 giornate di contrattazione, pari ad un incremento dell’1.21% medio per ogni giornata.

Secondo quanto riferisce oggi la CNBC, Russia ed Arabia Saudita intendono sfidare le raccomandazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia e continuare a investire in petrolio e gas, respingendo le richieste di ridurre drasticamente l’uso dei combustibili fossili nonostante l’aggravarsi della crisi climatica e nonostante i responsabili politici dei due Paesi siano sottoposti a un’immensa pressione per mantenere le promesse fatte nell’ambito del trattato di Parigi. L’accordo sul clima di Parigi risale al 2015 ed è stato ratificato da quasi 200 nazioni, tra cui le stesse Russia ed Arabia Saudita che sono due dei maggiori produttori di petrolio mondiali. Si tratta di un documento che viene definito di fondamentale importanza per evitare l’impatto più devastante del cambiamento climatico e che prevede l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050.

Appena il mese scorso l’AIE, il principale consulente energetico mondiale, aveva lanciato un duro avvertimento sull’uso globale dei combustibili fossili, affermando che lo sfruttamento e lo sviluppo di nuovi giacimenti di petrolio e gas deve fermarsi quest’anno se il mondo vuole raggiungere le emissioni nette zero entro la metà del secolo. Il vice primo ministro russo Alexander Novak ha però affermato oggi alla CNBC che si tratta di “un approccio semplicistico e irrealistico. Non c’è dubbio che dobbiamo muoverci verso l’energia verde e verso l’agenda verde poiché c’è richiesta per essa nella società, ma dobbiamo essere chiari con quali risorse può essere fatto e chi pagherà per questo”.

Il quadro tecnico per il petrolio greggio

In base ai movimenti registrati nella seconda metà della settimana, possiamo confermare l’impostazione rialzista e aggiornare gli obiettivi a 71.04/06 e 71.66/71.80. Sulla strada per tali livelli è presente una resistenza intermedia a 69.64/69.71, che i prezzi oggi sono riusciti a forare solo per qualche minuto prima di esserne respinti. Poiché i supporti sono localizzati non prima di 68.30/68.50 e 66.86/67.02, sarebbe tecnicamente preferibile, per aprire posizioni long ex-novo, intervenire solo su arretramenti almeno a 68.72. Lo scenario verrebbe annullato da una chiusura daily inferiore a 66.86.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

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