Quotazioni dell'oro bloccate in trading range dal 1° ottobre: da che parte si uscirà?
I prezzi dell’oro quotato in dollari al Cme-Comex sono incastrati dal 1° ottobre scorso in un range di oscillazione laterale contenuto fra 1745.4 e 1771.5. Nel corso delle ultime 8 sessioni le quotazioni solo una volta sono state in grado di fuoriuscire dal range indicato, in occasione del massimo relativo toccato il giorno 08/10 a 1782.4; da notare comunque che nel corso della stessa giornata scattarono poi copiose prese di beneficio tali da riportare i valori nell’area di stabilizzazione in chiusura daily. Alle 18:29 CET il contratto future con scadenza a dicembre quota 1761.3 con un guadagno del +0.32% rispetto alla chiusura di lunedì.
Il Fondo Monetario Internazionale ha ridotto le sue previsioni di crescita globale, citando i crescenti rischi derivanti da strozzature della catena di approvvigionamento, pressioni sui prezzi e minacce dalla variante delta. Nel suo World Economic Outlook, l’FMI ha affermato che la sua previsione di crescita globale per il 2021 è scesa al 5,9% dalla precedente stima di luglio del 6%. La previsione per il 2022 è rimasta invece invariata al 4,9%. “Questa modesta revisione nasconde tuttavia ampi declassamenti per alcuni Paesi”, ha affermato il FMI nel rapporto. “Le prospettive per il gruppo di Paesi in via di sviluppo a basso reddito si sono notevolmente oscurate a causa del peggioramento della dinamica della pandemia. Il declassamento riflette anche prospettive a breve termine più difficili per il gruppo dell’economia avanzata, in parte a causa delle interruzioni dell’offerta”.
La previsione di crescita per il 2021 per gli Stati Uniti è stata ridotta dal 7% al 6% proprio a causa di vincoli di offerta. Inoltre, il rapporto ha avvertito che se gli Stati Uniti non approveranno il pacchetto per le infrastrutture del presidente Joe Biden del valore di $ 4 trilioni, le previsioni per gli USA si abbasseranno ulteriormente. Dopo la pubblicazione del rapporto, i prezzi dell’oro hanno subito registrato dei guadagni in ambito infra-giornaliero, ma la domanda di oro come rifugio sicuro è stata limitata dal contemporaneo rafforzamento del dollaro.
Su grafico intraday possiamo individuare con maggiore precisione l’attuale disposizione delle resistenze di breve periodo, che dalla scorsa settimana sono ferme a 1774.2/76.9 ed a 1789.5/1791.4. Le resistenze costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di nuovi riavvicinamenti dei prezzi nel corso delle prossime 1-3 giornate. Le aspettative sono di completamento della fase di stabilizzazione degli ultimi giorni mediante lo sviluppo di un affondo ribassista fino a 1710.0/1710.5. Una volta raggiunto questo livello potremo aggiornare l’analisi in base ai segnali che verranno generati dal mercato, per appurare se ci siano margini di ripartenza al rialzo della tendenza. Lo scenario verrebbe annullato dalla rottura della seconda resistenza, meglio se confermata da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1791.4.