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Prezzi Oro: Regge il Recupero ma i Protagonisti sono ancora Azionario e Crypto

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Federico Dalla Bona
Pubblicato: May 4, 2021, 13:08 UTC

Neanche in piena bolla Dot Com gli USA costosi come adesso.

Oro

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I prezzi del contratto future sull’Oro quotato al Comex fanno registrare a metà giornata (ore 13.50 CET) un arretramento dello 0.40%, per cui un piccolo passo indietro rispetto al +1.89% con cui si era aperto il mese di maggio. Con i massimi relativi toccati ieri l’oro aveva spinto fino al +7.51% il recupero maturato a partire dai minimi del mese di marzo, un recupero ancora non sufficiente a considerare conclusa la fase di ribasso (-19.91% finora) scesa da agosto 2020.

Nonostante le premesse tecniche legittimino aspettative di ulteriore espansione del recupero in atto nel corso delle prossime 3-4 settimane, è ancora necessario monitorare con estrema attenzione la tenuta dei supporti via via aggiornati, perché la rottura dei medesimi finirebbe per riattivare il trend ribassista generando proiezioni sotto i 1650.

Aprile 2021 ha riproposto quello che pare ormai diventato un canovaccio abituale dei mercati, con l’azionario e le criptovalute ancora protagonisti a massimi storici, e l’oro a rivestire il ruolo di comparsa in stabile ritardo sulla tabella di marcia del rialzo. Chiaro che ci si cominci a chiedere quando e se debba arrivare quella che una volta veniva definita “fisiologica” rotazione dalle attività speculative a rischio verso i beni rifugio.

Un’interessante spunto di riflessione giunge a questo proposito da Lyn Alden, fondatrice di Lyn Alden Investment Strategy. “Si tratta di confrontare le metriche di valutazione di oro, criptovalute e azioni e farsi la seguente domanda: quale di questi asset non è mai stato più costoso? Secondo la maggior parte dei parametri, le azioni sono più sopravvalutate di altre classi di attività”, ha detto Alden a Kitco News, sito USA di informazione finanziaria specializzato in metalli preziosi.

Alden ha citato diversi indicatori che indicano una sopravvalutazione dei mercati azionari. “Nell’ultimo anno abbiamo registrato negli Stati Uniti valori record nel rapporto tra capitalizzazione di mercato e PIL. Non è il caso di molti altri Paesi, ma negli Stati Uniti abbiamo raggiunto valutazioni in proporzione superiori a quelle della bolla Dot Com”, ha detto. “La maggior parte delle analisi metriche evidenziano che ci troviamo all’interno del periodo storico più costoso di sempre per i mercati azionari.

Guardiamo a parametri come il rapporto prezzo/utili corretto per il ciclo, i rendimenti dei dividendi, il rapporto prezzo/vendite, la capitalizzazione stessa del mercato in rapporto al PIL: gli Stati Uniti non sono mai stati più costosi di quanto non siano adesso”. “In confronto, l’oro ha un valore più equo“, ha osservato Alden. “Secondo le metriche più prudenti, ad esempio nel confronto con altre materie prime, è sottovalutato”, ha detto.

Il Quadro Tecnico per il prezzo dell’oro

Lo scenario tecnico attuale è sorretto nelle sue proiezioni rialziste dalla tenuta del supporto principale per il mese di maggio, che possiamo aggiornare a 1754/1755. Per quanto riguarda invece nello specifico la settimana in corso, i supporti di breve periodo sono disposti a 1781 (sotto pressione stamane) e 1767. Ognuno dei supporti costituisce potenziale punto di ripartenza del rialzo. Le aspettative per le prossime 3-4 settimane sono di rottura della resistenza a 1803/1804 con obiettivo a 1833/35. Lo scenario verrebbe necessariamente rivisto solo in presenza di una chiusura daily inferiore a 1754.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

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