Prezzi Gas Naturale: Nord Stream2 si farà con o senza il permesso di Washington

Il future sul Gas Naturale quotato al Nymex risulta in leggero arretramento nella sessione di oggi martedì 13 aprile, con un -0.66% registrato alle ore 11.30 CET, e prezzi in flessione a 2.539 dopo il picco toccato lunedì a 2.605.

A tenere banco in questi giorni, ancora una volta, è il dibattito legato al controverso progetto di completamento del gasdotto tedesco-russo Nord Stream2. Il cancelliere Angela Merkel ha ribadito venerdì il suo sostengo all’opera, nonostante l’imbarazzo suscitato dal Cremlino per l’affare Navalny e nonostante le reiterate minacce di sanzioni da parte dell’amministrazione USA.

Quello del gasdotto Nord Stream 2, che porterebbe il gas russo in Germania passando sotto al Mar Baltico bypassando l’Ucraina, è un progetto già in fase avanzata ma che ancora deve affrontare una forte opposizione bipartisan dagli Stati Uniti. Alexei Navalny, uno dei leader dell’opposizione extra-parlamentare Russa, si è ripreso la scorsa estate proprio in Germania da un tentativo di avvelenamento che, secondo la ricostruzione dell’anziano presidente USA Joe Biden, sarebbe stato ordinato da Putin in persona. Una volta tornato in patria, Navalny è stato incarcerato e tuttora si trova in stato di detenzione.

Washington, al di là delle preoccupazioni di facciata sui diritti umani violati, sostiene che il progetto renderebbe l’Europa più dipendente dal gas russo e danneggerebbe la sicurezza energetica europea. Il Cremlino ha risposto accusando il governo degli Stati Uniti di cercare di imporre al Vecchio Continente le vendite del proprio gas naturale liquefatto, di fatto molto più caro.

La colossale opera Nord Stream2 è portata avanti dalla società statale russa Gazprom, con la partecipazione attiva (e forti investimenti) anche di diverse società europee. Il progetto è in fase di completamento, sebbene la minaccia di sanzioni statunitensi abbia recentemente causato dei ritardi. Merkel ha insistito sul fatto che l’Unione Europea può garantire che non diventerà “unilateralmente dipendente” dalla Russia. L’approvvigionamento energetico dalla Russia non è peraltro cosa di oggi, vista la lunga storia di forniture che da anni collegano economicamente l’Europa alla Russia e, prima ancora, all’ex Unione Sovietica.

La Germania preme per discutere con la nuova amministrazione statunitense sulla questione, ma è contraria alle “sanzioni extraterritoriali”. Intervenendo dopo una videoconferenza con il presidente francese Emmanuel Macron, Merkel ha minimizzato le differenze di vedute sulla questione tra Francia e Germania. “È chiaro che si tratta di un progetto controverso, ma credo che possiamo arrivare a soluzioni comuni”. Macron ha indicato che non si opporrà al progetto: “Avevo domande e perplessità all’inizio, ma ci siamo coordinati, è stata presa una decisione, e ora sono in totale solidarietà”, ha detto.

Il Quadro Tecnico per il Gas Naturale

Per quanto riguarda lo scenario tecnico per il resto della settimana, fissiamo innanzitutto un supporto a 2,531 che rappresenta una sorta di “spartiacque” fra le potenzialità di ulteriore allargamento fin da subito del rialzo e l’avvio invece di un nuovo provvisorio arretramento.

Prezzi stabilmente superiori al supporto manterranno inalterata la spinta rialzista che li sorregge dal minimo del 06/04 scorso, e potranno puntare al test della resistenza a 2.688 che costituisce l’ultimo ostacolo sulla strada per i 2.850.

In caso di cedimento del supporto lo scenario di fondo rimarrebbe comunque improntato al rialzo, ma subirebbe un inevitabile rallentamento. A tale condizione dovremmo spostare l’attenzione sui supporti di breve periodo a 2.468 e (nella peggiore ipotesi) 2.353/375, zone di probabile reazione.

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