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Prezzi Gas Naturale: -22.50% in 6 Giorni, E’ Solo Una Questione di Meteo?

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Jan 20, 2022, 19:03 UTC

Brusca virata verso il caldo delle previsioni per febbraio.

gas naturale petrolio greggio

I prezzi del Gas Naturale quotato in dollari al Nymex stanno attraversando la seconda sessione consecutiva di forte arretramento, in un contesto di debolezza che prosegue dal picco relativo del 12 gennaio scorso toccato a 4.879.

Il mercato si è praticamente rimangiato buona parte dell’intero recupero sviluppatosi durante il periodo 30 dicembre-12 gennaio; nel giro delle ultime 6 sessioni l’arretramento complessivo è stato infatti pari al -22.50%, misurato fino al minimo di oggi pomeriggio toccato a 3.781. Alle ore 19.14 CET il contratto future con scadenza a febbraio viene scambiato a 3.856 dollari, con una perdita del -4.34% rispetto alla chiusura di mercoledì.

Il Meteo Vira Verso il Caldo a Febbraio

I modelli di previsione meteo hanno subito profonde modifiche nel corso delle ultime 24 ore negli Stati Uniti, rinnegando le aspettative di freddo intenso che riguardavano le prossime 5-10 giornate. In base ai bollettini diffusi da Bespoke Weather Services, viene evidenziata una tendenza a temperature più alte del previsto in vaste aree del Paese, il che ha impattato direttamente sulle aspettative di maggiore consumo di gas per il riscaldamento.

“Sebbene la visione sia ancora favorevole a temperature più fredde della norma, quei giorni di freddo estremo che stavamo aspettando in base ai modelli delle ultime due settimane semplicemente non sono mai arrivati”, ha riferito Bespoke W.S. “Soprattutto, i segnali che indicano un riscaldamento delle temperature a febbraio continuano a crescere, anticipando un clima più caldo del normale a livello nazionale”.

Quadro Tecnico per il Gas Naturale

Su grafico a barre da 30 minuti è ben visibile il tentativo di reazione che il mercato ha sviluppato dopo aver raggiunto minimi nel pomeriggio a 3.781.

I prezzi hanno effettuato finora un rimbalzo spintosi a 3.864, e si trovano adesso all’incirca a metà strada fra i livelli tecnici più significativi validi fino alla fine della settimana: i supporti disposti a quota 3.780 e 3.700/710 e le resistenze a 3.950 e 3.980/990. L’intero ampio range compreso fra i livelli menzionati è zona di probabile stabilizzazione. Ci aspettiamo quindi che i prezzi avviino una fase di consolidamento mediante ripetuti cambi di tendenza fra supporti e resistenze.

Sebbene questi supporti siano da considerare punti di reazione piuttosto robusti, prima di considerare esaurita la tendenza ribassista ancora vigente sarà necessario attendere la rottura di entrambe le resistenze, confermata da almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 3.990. Le resistenze immediatamente successive sono fin d’ora localizzabili a 4.097 e 4.129/144.

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