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Prezzi Gas: Imminenti nuove Sanzioni USA per Fermare il Nord Stream 2

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Federico Dalla Bona
Pubblicato: Mar 24, 2021, 08:56 UTC

Biden vuole vendere all’Europa il gas naturale liquefatto, più caro di quello russo. Per fare ciò, gli USA potrebbero tentare di fermare Nord Stream 2.

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Alti funzionari del Partito Democratico stanno esercitando pressione sull’Amministrazione Biden per fermare il completamento del gasdotto Nord Stream 2, sollecitando uno sforzo diplomatico e l’imposizione di forti pacchetti di sanzioni. Il nuovo gasdotto, la cui costruzione è guidata dal colosso statale russo Gazprom e dai suoi partner occidentali, raddoppierebbe l’attuale capacità di trasporto del gas Russo verso la Germania e quindi l’Europa, passando sotto al Mar Baltico.

Si tratta di un particolare geografico di non secondaria importanza, in quanto l’attraversamento del Baltico consentirebbe alla Russia di arrivare ai suoi clienti europei bypassando l’Ucraina. Ciò priverebbe Kiev delle lucrose entrate dovute alle concessioni per il transito nel proprio territorio, ma soprattutto porrebbe il Paese in una situazione di rischio per il futuro, in prospettiva di un ipotetico rischio-aggressione da parte della Russia.

Come riportato da Reuters, i senatori Bob Menendez, Presidente della Commissione per le relazioni estere del Senato, e Jeanne Shaheen, che presiede la sottocommissione Europa del comitato, hanno inviato una lettera al Segretario di Stato Antony Blinken chiedendo di attuare le sanzioni consentite dalle leggi esistenti. “Questo gasdotto deve essere fermato e la tua leadership è necessaria a tal fine”, hanno scritto, sottolineando che il gasdotto sarà completato già quest’anno se la costruzione continuerà senza ostacoli.

Il progetto da ben 11 miliardi di dollari è ormai completo per circa il 94% e gli analisti dicono che potrebbe essere portato a termine tra giugno e settembre. Al di là delle considerazioni geopolitiche di prammatica, è chiaro che l’obiettivo dell’industria a stelle e strisce è vendere gas naturale liquefatto (GNL) in Europa come alternativa al gas russo, di solito più economico. Il Dipartimento di Stato non ha risposto ancora ad una richiesta di commento.

Blinken ha detto la scorsa settimana che qualsiasi entità coinvolta nel progetto “dovrebbe abbandonare immediatamente il lavoro”. Presto incontrerà la sua controparte tedesca, Heiko Maas, per discutere del progetto. Il mese scorso i legislatori statunitensi hanno criticato il Dipartimento di Stato per non aver sanzionato le nuove società impegnate nella costruzione del gasdotto.

Il Quadro Tecnico per il Gas Naturale

Veniamo al quadro tecnico. Dopo i minimi toccati giovedì 18/03 a 2.422, i prezzi del future sul gas naturale hanno innescato un recupero spintosi fino al picco di lunedì 22 a quota 2.592. Le resistenze principali di medio periodo, quelle che si oppongono alla ripartenza del rialzo con riferimento alle prossime 2-3 settimane, sono posizionate non prima di 2.680/685 e 2.796/2.830.

E’ possibile che si possano sviluppare in corso di settimana degli ulteriori riavvicinamenti alla zona di tali resistenze, ma la direzione dominante del trend è ancora ribassista con obiettivo aggiornato a 2.270/2.280. Un eventuale recupero almeno fino a 2.615/625 costituirebbe fino a venerdì prossimo un’occasione di ingresso short.

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