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Prezzi Crypto: Ripple (XRP) Colpita dalla SEC al Cuore del Suo Ecosistema

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Apr 27, 2022, 19:40 UTC

I prezzi reggono, ma da troppo tempo la rete di Ripple non viene ammodernata.

Ripple

Tutti sappiamo che avviare un’impresa è difficile, ed avviare un’impresa in un settore estremamente regolamentato è ancora più difficile. Ma quello che sta cercando di fare Ripple Labs da molti mesi a questa parte va ben oltre: cercare di tenere in vita un’impresa proteggendola dall’Autorità di Regolamentazione, che la considera illegittima.

Il Calvario è Cominciato nel 2020

La vicenda risale al dicembre del 2020, quando l’onnipotente Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti avviò una causa multimiliardaria contro Ripple Labs e due dei suoi dirigenti. La SEC riteneva (e ritiene tuttora) che la produzione e l’immissione nel mercato della cryptovaluta XRP a partire dal 2013 sia da considerare un’attività illegale, in quanto non viene tenuta in considerazione la normativa che impone di segnalare con esattezza agli investitori quali siano i rischi insiti nel commercio di valute digitali.

In altre parole, l’autorità statunitense vuole equiparare l’investimento in crypto a quello su qualunque altro asset regolamentato nelle borse tradizionali. Il regolatore afferma che le vendite di XRP corrispondevano all’offerta di titoli non registrati piuttosto che alla vendita di token digitali, come invece sostenuto da Ripple. Nonostante la causa si stia protraendo da oltre un anno, Ripple Labs si dice sicura che i possessori di XRP siano sempre rimasti ottimisti sulle future prospettive dell’altcoin. Ma sarà vero?

I Possessori Sono Ancora Ottimisti?

Un rapido sguardo ai grafici di XRP è sufficiente a rivelare che, negli ultimi anni, la crypto ha sofferto molto, e molto più a lungo, di quasi tutte le dirette concorrenti. Questo, però, non pare sufficiente a stabilire una correlazione diretta fra le vicende legali di Ripple Labs e le oscillazioni negative dei prezzi. Ricordiamo, ad esempio, che il picco storico di XRP venne raggiunto contro dollaro americano il 4 gennaio del 2018 a quota $ 3.34.

Alla data del 22 dicembre 2020, quando iniziò la battaglia giudiziaria con la SEC, Ripple era già sceso dell’84% circa fino a quota $ 0.53, per cui non si può proprio parlare di un “effetto-Authority”. Successivamente le quotazioni ripresero a salire fino a $ 1.966 (aprile 2021) ed ora, alla data odierna del 27 aprile 2022, si trovano a $ 0.6553, per cui ancora un 80% circa più in basse dei massimi storici. Anche la capitalizzazione stessa della crypto, ossia il valore in dollari di tutti gli XRP circolanti, non ha subito ripercussioni di rilievo dalle peripezie giudiziarie in corso.

Tutt’altro. Al momento della presentazione della causa, il controvalore complessivo di XRP toccava i 20.36 miliardi di dollari, mentre oggi stesso, nonostante una flessione del -4.46% misurata nelle ultime 24 ore, la capitalizzazione risulta pari a $ 31.65 miliardi, con un incremento di circa il 50% in meno di due anni.

XRP Colpito nei Volumi e nell’Ecosistema

Ma non sono tutte rose e viole. Ci sono infatti due dati che preoccupano sin da quando Ripple si è presentata per la prima volta davanti al giudice: si tratta del volume degli scambi e degli interventi sulla rete. Il volume degli scambi è stato letteralmente decimato, passando da 13.6 miliardi a poco meno di 2.18 da dicembre 2020 (-80% circa). Ma la situazione degli aggiornamenti alla rete è addirittura peggiore, se si tiene conto che l’analisi on-chain rivela un picco a 69.21 registrato il 4 settembre 2021, prima che si avviasse una vera e propria spirale discendente nell’attività di sviluppo del token, scesa fino ad un valore di 13 alla data di oggi. Anche sul fronte della penetrazione sui social il token non ha più fatto progressi.

La sua valutazione era giunta al punteggio di 3983 il 22 dicembre 2020 e, sempre mentre scriviamo, si è ridotta al punteggio di 311 (-90% circa). In una recente intervista con Bloomberg, lo stesso CEO di Ripple Labs, Brad Garlinghouse, ha osservato che la sua azienda “sta già operando come se avesse perso la battaglia con la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti”. Ci sono quindi, purtroppo, evidenti probabilità che XRP possa affrontare a breve giorni ancora più difficili.

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