Prezzi Crypto: Polkadot (DOT) Spinto sul Supporto dalla Pressione Ribassista

Le quotazioni di Polkadot (DOT) sono riuscite durante la giornata del 20 settembre a stabilizzarsi sopra ai minimi toccati lunedì 19, nel cambio contro dollaro americano, a quota 6.11.

L’arretramento che prosegue dal picco relativo dello scorso 13 agosto, quando ancora Polkadot veniva scambiato poco sotto i 9.70, ha ormai raggiunto le ragguardevoli dimensioni del -36.81%. I valori si sono ormai riportati ad un soffio dalla soglia dei 6.01, coincidente con il prezzo più basso del 2022, risalente al 13 luglio.

Nella serata di martedì le quotazioni sono tornate poco sopra quota 6.30 pur restando stabilmente in territorio negativo e, ciò che pesa maggiormente, non sono evidenti ancora indicazioni tecniche di esaurimento del ribasso in corso.

Prezzi Diretti ai Minimi dell’Anno

Il quadro di medio/lungo termine su questa altcoin risulta caratterizzato sin dalla metà di giugno dai ripetuti tentativi di rottura “definitiva” al ribasso della linea di supporto di lungo termine posta fra 6.80/6.90, nessuno dei quali giunto finora a perfezionamento.

Si tratta di un supporto statico risalente ai massimi che Polkadot aveva raggiunto nel “lontano” agosto del 2020, molto indicativo, anche perché il livello di verifica immediatamente inferiore sarebbe localizzabile non prima di 4.60. Se in questa occasione Polkadot dovesse riuscire a flettere sotto i 6.01, entrerebbe in un’area di prezzo che non veniva battuta dagli operatori da più di due anni, e le probabilità di nuovi rialzi (di un certo rilievo) entro la fine dell’anno subirebbero un deciso ridimensionamento.

Il Quadro Tecnico per DOT / USD

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo visualizzare con maggiore accuratezza l’attuale disposizione delle resistenze di breve periodo che, fino al termine della settimana, costituiranno altrettanti probabili punti di ripiegamento in caso di nuovi recuperi.

Le resistenze corrispondono alle aree di prezzo ove si stanno presumibilmente concentrando i venditori. La tenuta delle resistenze mantiene attivo lo scenario ribassista già adesso in vigore, a favore di proiezioni fino a 5.95 e 5.77. Da un punto di vista tecnico sarebbe preferibile intervenire con posizioni short solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 6.51. Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità dir ottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 6.96.