Il prezzo dell'oro resta particolarmente stabile questa settimana, senza spunti rialzisti per la chiusura settimanale che non dovrebbe superare i 1800$.
A differenza del petrolio e del gas naturale, l’oro ha mostrato un andamento settimanale ancora molto debole, senza alcuno spunto rialzista degno di attenzione. Nella serata di ieri, l’oro restava intorno ai 1770 dollari l’oncia, in lieve calo.
A bloccare nuovamente i rialzi nella giornata di ieri sono state le contrazioni nelle richieste di sussidi di disoccupazione rispetto agli ultimi aggiornamenti, che hanno portato in rialzo il dollaro statunitense e i rendimenti dei decennali.
Stamattina, alle ore 8:45, il prezzo dell’oro si trova a quota 1772,82 dollari l’oncia.
Per questa chiusura settimanale, il prezzo dell’oro difficilmente potrà stupire gli investitori.
La resistenza principale si trova intorno al livello di 1830, mentre il supporto coincide con la media semplice a 50 giorni a 1745 dollari l’oncia.
Prima di poter parlare di un momentum rialzista per l’oro, occorrerebbe quantomeno vedere infranta la resistenza psicologica a 1800 dollari l’oncia. Un rialzo fino a questo valore potrebbe infatti accelerare il raggiungimento della soglia di resistenza sopra citata.
Invece, il trend ribassista potrebbe innescarsi qualora il prezzo dovesse scendere sotto i 1760,80 dollari l’oncia.
Una mossa sotto questo livello, infatti, aprirebbe la strada a un calo anche fino al livello di 1737,90 dollari l’oncia e oltre.
Ad ogni modo, l’ipotesi più probabile è che l’oro mantenga il suo andamento attuale senza scostarsi troppo dalla banda di prezzo compresa tra i 1750 e i 1780 dollari l’oncia.
Quest’oggi, la settimana volge al termine con una giornata piena di appuntamenti dall’Asia, con il tasso di disoccupazione e la produzione industriale giapponese, oltre agli indici cinesi PMI.
Continuano anche gli aggiornamenti sul PIL in tutta Europa, in Francia, Germania, Spagna e Italia e in generale a livello dell’Eurozona, insieme al tasso di disoccupazione in UE.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.