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Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Cosa Attendersi dalla Chiusura Weekly

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Jun 17, 2022, 08:04 UTC

Il prezzo del petrolio greggio WTI si ritrova stabile, insieme al gas naturale, per il quale lo scenario tecnico inizia a virare verso il ribassista.

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In questo articolo:

Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale restano poco mossi in quest’ultima sessione di scambi settimanale, sostanzialmente in linea con i valori della chiusura di ieri.

Sul piano generale, il petrolio greggio WTI è ancora fortemente rialzista, intorno al livello tecnico di 120 dollari al barile, mentre il gas naturale ha tentato un rimbalzo che non si è concretizzato nel superamento della resistenza di 8 dollari.

Precisamente, oggi al momento della scrittura il petrolio greggio WTI viene scambiato a quota 118,46 dollari al barile, mentre il gas naturale segna 7,38 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Per il prezzo del petrolio greggio WTI, occorre in parte riproporre le stesse previsioni degli scorsi giorni, considerando che lo scenario tecnico appare sostanzialmente immutato.

Al rialzo, infatti, il greggio texano potrebbe riuscire a riportarsi verso le resistenze intermedie di 123 e 125 dollari al barile, in caso di spinta bullish del mercato. Il target successivo, quello di 130 dollari, non è stato ancora testato nelle ultime settimane, ma rappresenta senz’altro il livello rialzista a cui il prezzo sta tendendo.

Lo scenario moderatamente ribassista vedrebbe un nuovo allontanamento dai 120 dollari e verso i supporti intermedi di 110 e 105 dollari al barile.

Per un’inversione di tendenza, si renderebbe necessario un break-out ribassista dal supporto principale di 100 dollari. Questa evenienza (francamente ancora assai remota) potrebbe causare un picco di svendite verso i minimi relativi di 90/85 dollari, ai valori precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per quanto concerne invece il gas naturale, prosegue il predominio della pressione di vendita, che continua a tenere la commodity a distanza dalle resistenze principali di 8 e 8,5 dollari.

Per questa ragione, si ritiene che il trend predominante continui a essere quello ribassista, con la possibilità di una rottura del supporto principale di 7 dollari, a cui farebbe seguito un ritorno ai minimi di 6,4 dollari, da cui potrebbe partire un’ampia e pericolosa inversione di tendenza definitiva.

Intorno a quest’ultimo valore, però, non è da escludersi la realizzazione di un nuovo recupero in grado di far palleggiare il prezzo, a grandi linee, tra i 7 e gli 8 dollari per il resto del mese.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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