Dopo un rally iniziato a fine settembre, il prezzo dell’Oro, dopo aver superato indenne la riunione della BCE, ora se la deve vedere con il FOMC.
Durante l’ultima settimana di ottobre il prezzo dell’Oro si è reso protagonista di un rinnovo delle proprie potenziali rialziste dato la chiusura al di sopra dell’importante target intermedio 1.776,14$, ma il rischio di un esaurimento dell’impulso rialzista rimane un’ipotesi aperta. Si ricorda che nella giornata di venerdì il dato negativo del PIL (su base trimestrale) degli Stati Uniti e conseguentemente l’indicatore di crescita dei prezzi PCE (il preferito dalla FED) che ha mostrato un aumento del 4,4% su base annua nel mese di settembre (un livello raggiunto l’ultima volta nel gennaio 199). Può portare a risvolti interessanti sul prezzo dell’Oro.
Una forte sorpresa arriva dai dati del Bureau of Labor Statistics (BLS), i quali hanno mostrato che l’indice del costo del lavoro USA è aumentato dell’1,3% nel Q3, segnando così il più grande aumento mai registrato da almeno 25 anni.
Il mese di novembre statisticamente porta grandi rendimenti alle azioni statunitensi mentre per l’Oro è un mese non molto positivo.
Come anticipato, l’undicesimo mese dell’anno per l’Oro dal punto di vista della stagionalità è un mese ribassista. Negli ultimi 5 anni, è stato il peggior mese dell’anno, con una perdita media del -3,21%. Negli ultimi 10 anni, è stato il secondo peggior mese dell’anno, con una perdita media del -2,7%.
Per quanto riguarda il consueto report settimanale denominato Commitments of Traders (o comunemente conosciuto come COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il quale fornisce un’analisi dettagliata delle posizioni nette degli istituzionali, si riportano notizie positive.
Rispetto alla settimana precedente, le posizioni a favore dell’Oro sono aumentate dell’11%, passando da 193,3K a 214,6K.
Il report COT è considerato da molti trader professionisti un indicatore per l’analisi del sentiment fondamentali dei mercati e viene utilizzato per decidere se assumere una posizione long o short di medio/lungo termine.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.794,17, sempre all’interno di una fase di lateralità ma questa settimana potrebbe il momento di lasciare definitivamente la suddetta fase.
Tutti gli investitori sono in trepida attesa della riunione di domani del FOMC così da capire le prossime mosse della FED e che di conseguenza influenzerà il futuro andamento del prezzo dell’Oro.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.